Scaramelli a fianco di Renzi. E gli altri?

di Luciano Fiorani

Parte oggi da Padova il tour elettorale, in vista delle primarie, di Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze con la sua candidatura ha messo indiscutibilmente il Pd sotto i riflettori.

Le sue tirate anticasta hanno suscitato simpatie dentro e fuori il partito ma hanno anche generato la stizzita reazione, più che di Bersani (diretto concorrente), dei vari D’Alema, Rosy Bindi, Enrico Rossi…

La campagna per le primarie, a cui dovrebbe partecipare anche Nichi Vendola, si annuncia senza esclusione di colpi e chinque ne uscirà vincitore si toverà a gestire un centrosinistra diverso da quello che abbiamo conosciuto.

A Chiusi ha fatto un certo scalpore il pronunciamento del sindaco Stefano Scaramelli, che si è schierato senza tentennamenti a fianco di Renzi. Ha perfino annunciato che avrà parte attiva in provincia di Siena nel sostenere la candidatura Renzi.

Ma il sindaco non è solo, sembra infatti che anche l’assessore Bettollini, il capo gruppo Brilli e la consigliera Fatighenti stiano dalla stessa parte. Bettollini accompagnò Scaramelli alla convention fiorentina (il big bang alla Leopolda) e i quattro hanno partecipato all’incontro senese del sindaco fiorentino nell’ambito della festa di partito.

In faccende del genere difficilmente si fanno prigionieri: chi vince piglia tutto. E la presa di posizione del sindaco di Chiusi lo espone indubbiamente a simpatie ma anche a risentimenti.

Molto del futuro politico di Scaramelli dipenderà dall’esito di questa battaglia inerna. Una cosa però va detta: a differenza del suo predecessore ha avuto il coraggio di schierarsi per tempo senza aspettare il carro del vincitore per poi saltarci sopra.

I dirigenti locali del Pd per pronunciarsi sono in attesa di un bel comunicato da quelli di RobeSpierre?

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26 risposte a Scaramelli a fianco di Renzi. E gli altri?

  1. pscattoni scrive:

    Renzi per me è una scoria di un modo di fare politica proprio del berlusconismo. Come ha giustamente detto qualcuno a Firenze non prenderà molti voti poerché ormai lo conoscono. Il vero problema è quello di far emergere le diverse posizioni dai diversi candidati nell’ambito di un quadro programmatico comune. Vediamo ad esempio la posizione di consumo di suolo zero. E’ una posizione comune a due dei due candidati. Solo che Renzi fa poassare per non consumo di suolo aree ereditate come fabbricabili aree così previste dal piano urbanistico precedente. Qualche milione di metri cubi su aree attualmente ancora agricole, c ome ha giustamente sottolineato l’assessore regionale Anna Marson. Mi suona come una storia molto familiare. Invece la Puppato nel suo comunello il consumo di suolo zero lo ha pfrticato davvero. .

  2. X Paolo Scattoni. Ci sono delle forze che lavorano per una coalizione, ma la coalizione ancora non c’è. La coalizione, penso, ci sarà quando sarà firmata un’intesa su un programma. Allora qual’è il significato dell’inizio solitario di Renzi della “campagna d’Italia” per la candidatura a leader di una coalizione che ancora non c’è e non si sa nemmeno se ci sarà e da chi sarà composta? Renzi si candida a leader di tuttoquellocheverràchicistacista?

  3. pscattoni scrive:

    x Anna Duchini. Allo stato dei contatti e della messa a punto dei programmi, sino ad ora le forze di centrosinistra che lavorano ad una coalizione sono PD e SEL. C’è poi una richeista da parte dell’API di Rutelli. mi sembra giusto che queste forze si misurino in una competizione per indicare il loro potenziare presidente del consiglio. Quello che andrebbero a indicare a Napolitano in caso di vittoria. A me sembra abbastanza ovvio. Ci sono problemi sulle tecnicalità e li ho già spiegati. A me sembra però che comunque una consultazione di questo tipo abbia un valore politico. La possibilità di votare una candidata come Laura Puppato a me sinceramente non dispiace. Se forze politiche di altri schieramenti indicano procedure più efficaci possiamo ovviamente discuterne.

  4. Anna Duchini scrive:

    Mi sembra complicato fare le primarie di una coalizione che non c’è.
    Il centrosinistra i problemi se li crea.

  5. pscattoni scrive:

    x Giorgio Cioncoloni. I problemi per un corretto andamento delle primarie sono molti. Il primo riguarda la legge elettorale. Se venisse approvata una legge elettorale proporzionale pura, ovviamente le primarie di coalizione avrebbero scarso senso perché assai difficilmente troverebbero un interesse assai tiepido dei vari “aghi della bilancia” a dichiarare prima la coalizione di appartenenza. Un secondo problema è quello della partecipazione. Se il candidato Renzi dichiara, prima del risultato delle primarie, di volere anche i voti del centrodestra questo suona come un invito a quel settore di andare a votare alle primarie. C’è quindi da stabilire se sia necessario o meno un registro dei votanti (come succede in alcuni stati americani). Zelig on non Zelig, il centrosinistra il problema almeno lo pone.

  6. Alcune considerazioni da osservatore esterno sulle primarie del centrosinistra.
    Di fatto la scesa in “camper” di Renzi ha aperto le primarie di “coalizione”, ma la coalizione c’è? E se c’è quale è?
    Vendola si candiderà ma ha detto che se vince Renzi tutto dovrà essere rimesso in discussione. Allora la coalizione c’è o c’è “a condizione che”? Quindi le primarie sono di “coalizione” o di “coalizione forse”?
    Sembra che si candidi anche Tabacci. Ma l’Api, di cui egli è esponente, fa parte della coalizione?
    Renzi si è candidato ma attualmente lo statuto prevede che il candidato del Pd sia il segretario. Bersani ha promesso che verrà modificato lo statuto ma non lo può fare da solo. Se il partito bocciasse la modifica dello statuto, Renzi che farà? L’unica possibilità sarà uscire dal Pd, fondare un proprio movimento e coalizzarsi. Lo stesso discorso varrebbe per tutti gli altri probabili candidati iscritti al Pd.
    Renzi chiede voti ai delusi del Pdl. Ma alle primarie gli ex elettori del Pdl potranno votare? Se fosse così non sarebbero primarie di coalizione ma primarie “ammucchiata” perché alle primarie dovrebbero votare solo coloro che si riconoscono nella coalizione e intendono votarla; ma gli ex elettori Pdl che eventualmente appoggiassero Renzi, voterebbero la coalizione in caso di vittoria di Bersani o di Vendola?
    A me più che di “coalizione” sembrano primarie di “Zelig”.

  7. Paolo Scattoni scrive:

    Vorrei prima di tutto rispondere a Giorgio Cioncoloni. Le primarie riguardano l’intera area di centrosinistra. Vi parteciperà SEL, ma anche altre forze, vedi l’autorevole presenza di Tabacci.
    Riuscirebbe Laura Puppato a mantenere le promesse? La sua esperienza di governo è quella di sindaco (per dieci anni!). Troppo poco? Forse. Ma preferisco scegliere per la coeranza. Anche la provenienza che non è né comunista (e postumi) né democristiana (e postumi). Da questo punto vista mi sento molto vicino alla candidata. La proposta poi che il “mantenimento” dei vecchi parlamentari non dovrebbe superare il 20% la trovo realistica e allo stesso tempo innovativa.

  8. lucianofiorani scrive:

    XMercanti. “La rottamazione deve avvenire prima all’interno del PD”.
    Si, campa cavallo.

  9. Osservazione da uno che odia la casta: Guardate che le primarie saranno svolte per la scelta del “premier”, per chi sarà il prossimo candidato a Presidente del Consiglio in caso di vincita del PD. Ieri sera Bersani ha detto alla Gruber che ci saranno le primarie ma in realtà lo Statuto del PD prevede che è il segretario del Partito a rivestire la carica di Presidenza del Consiglio.
    Insomma, secondo voi, dopo Berlusconi vogliamo mandare in giro per il mondo un Renzi? Dopo il tecnico professionista Monti vogliamo mandare in giro per l’Europa qualcuno che non ha un minimo di esperienza ministeriale? La rottamazione deve avvenire prima all’interno del PD e comunque mi volete spiegare chi mettereste al posto di una Serracchiani o di una Laura Puppato?

  10. Daria Lottarini scrive:

    Ma io parlavo per me, non volevo convincere nessuno, e poi chissa’ quante ne succederanno da qui alle elezioni. Beato chi ha tante certezze ! 🙂

  11. carlo sacco scrive:

    Io trovo che la Puppato abbia detto cose ovvie ma come le ha dette lei le hanno dette tanti altri di quelli che hanno fatto della loro carriera solo programmi futuribili. Anche Veltroni le diceva poi vedi che risultati ha avuto. Anche Renzi tuona da rottamatore volendo mandare i vecchi a casa. Pienamente d’accordo ma per quale politica l’avete capito? Io no, anzi forse si. Per ripercorrere con vesti diverse ed apparenze diverse le stesse orme che sono state percorse finora, per far consolidare ancora la presa del ceto medio che con Casini che scalpita perchè c’è uno come Vendola dentro la compagine? Casini che si vergogna di apparire con Vendola? Non si vergognava di apparire con Berlusconi però. Se glielo chiedete forse vi risponde che ha rotto l’alleanza. Si, ma quando è venuta fuori l’impresentabilità. Le smanie di Casini della rifondazione della vecchia DC devono pur trovare una panacea. La panacea è il PD,un partito digitale(PD) che va da Vendola a Di Pietro passando per i rimasugli di una sinistra che ha smarrito totalmente se stessa e rimpinguata di democristiani di destra e di sinistra. E qualcuno parla di primarie. Si accomodino. La sinistra e i suoi rimasugli escano subito dal PD per far entrare Casini, si allei con Rifondazione e IDV e vediamo se un 20 non lo raggiunge. Scommettiamo che se si realizzassero queste condizioni il PD si allea con il PDL? Manca solo una L anche al nome mentre fanno la pantomima per Monti e qualcun’altro fa il rottamatore.

  12. anna duchini scrive:

    XDaria. Non ho il problema neanche alle elezioni politiche, e il Pd non è tra le mie opzioni.
    Facciano pure le primarie ma quello che hanno fatto vedere in questi anni a Roma come a Firenze a Siena e a Chiusi mi basta e mi avanza.
    E non sarà certo una Puppato, come tanti altri sindaci del Pd che hanno governato bene le loro città, a farmi cambiare idea.
    Tutto il loro lavoro è acqua fresca rispetto alle malefatte dei loro capibastone.
    La Puppato è ambientalista ma il Pd è per la Tav! Si chiarisca bene con le cooperative rosse e poi torni a parlare di ambiente!

  13. marco lorenzoni scrive:

    P.S. al post precedente. Io continuo a comprare Repubblica, ogni tanto e sempre meno, ma ormai leggo solo la pagina della Fiorentina.
    (questa per la verità l’avevo già detta e scritta 3 o 4 anni fa in un romazetto… allora magari era una forzatura per dare il senso di un disagio… oggi no. leggo davvero solo la pagina della Fiorentina… E per motivi precisi, per quello che scrive Repubblica… non perchè mi interessi solo di calcio… )

  14. Daria Lottarini scrive:

    Mica uno deve votare per forza alle primarie del Pd, dopo si saranno anche le elezioni politiche, spero’

  15. marco lorenzoni scrive:

    Ricordo che fece un bell’exploit qualche anno fa anche la giovane Serracchiani… anche lei sembrava una pasionaria che voleva spazzar via tutto il vecchiume… poi l’hanno candidata da qualche parte (in Europa mi pare) e si è accomadata molto comodamente anche lei… Ed è sparita.
    Il problema non è la credibilità o la forza di una Puppato… il problema è la credibilit à del Pd. Perchè a comandare nel Pd sono ancora i D’Alema, i Veltroni, i Letta le Finocchiaro e compagnia. Ho sentito dire recentemente alla festa Pd di Chiusi e altrove cose interessanti e condivisibili al neosegretario senese Guicciardini e al responsabile enti locali Biagianti (34 anni il primo, 27 l’altro se non sbaglio). Ma mi chiedo se a Siena, oggi, siano davvero loro a dettare la linea… Con tutto il rispetto per Guicciardini e Biagianti, non mi pare proprio… Quindi chi vuole si puppi pure la Puppato…

  16. Anna Duchini scrive:

    Io il problema di votare alle primarie del Pd non ce l’ho davvero. Ma che si tiri fuori il “berlusconismo di Renzi” o il “populismo” di Grillo per non dire senza se e senza ma che i vari D’alema, Bindi, Veltroni Violante, Bersani e soci devono levarsi dai piedi dopo decenni di disastri e di oocupoazione del potere a me francamente lascia di stucco.
    Questi se ne devono andare (anche quelli di centro e di destra, ovvio), la politica non è un mestiere. Dopo due legislature se ne devono tornare alle proprie occupazioni (se ce l’hanno).
    Svicolare su questi temi mi pare fuorviante.

  17. Anche io ho letto questa mattina l’intervista a Laura Puppato. Non la conoscevo ma le cose che ha detto, insieme al suo stile nel dirle, mi sono piaciute molto. Bisogna poi valutare se ha le capacità per realizzare ciò che dice.
    Io, per ovvi motivi, non voterò alle primarie del Pd, ammesso che si facciano, perché ancora non è tramontata l’ipotesi di un escamotage per impedirle, però, se lo facessi, non voterei mai chi vuole importare a sinistra il berlusconismo.
    Di berlusconismo, in Italia, ce n’è stato anche troppo e poi non è detto che sia finito.

  18. Daria Lottarini scrive:

    Caro Paolo, dopo che stamani ho letto l’intervista, ho avuto la tua stessa reazione, certo con le idee che propone sarà dura vincere, ma almeno qualche speranza di poter votare per persone in cui riconoscersi c’è.

  19. pscattoni scrive:

    Leggete l’intervista di oggi su Repubblica di Concita De Gregorio a Laura Puppato. Ora so per chi votare alle primarie e se qualcuno è disponibile sono anche pronto a collaborare per la creazione di un locale comitato elettorale.

  20. marco lorenzoni scrive:

    Sono i culi incollati alle poltrone, gli inamovibili che sopravvivono indenni a tutti i cambi di bandiera e di nome (e di valori), è la debolezza politica di questa classe poliica che danno forza alla candidatura di Renzi e alle sue velleità e al populismo di Grillo. Berlusconi o no, io, personalmente, da persona di sinistra, mi sono rotto i coglioni di vedere ancora la sinistra comandata e diretta (magari da dietro le quinte) dai vari D’Alema, Veltroni, Bindi, Bersani, Violante e dai cespuglietti stile Vendola, dai sindacalisti sempre allinati e coperti… E non ho alcuna fiducia nei “giovani turchi” (i vari Civati, Fassina, Orfini…) che se avevano le palle erano già sulle barricate…
    Qualunque cosa serva a mandarli a casa o a pescare o a scrivere romanzi in Africa ben venga.
    Quanto alla situazione locale: Scaramelli e qualcuno dei suoi assessori e consiglieri si è schierato con Renzi, forse perché più vicini alla sua cultura politica o per accreditarsi come “rottamatori”. Molti altri se ne stanno invece rintanati senza esporsi. Si sa che in Provincia di Siena sono tutti (tranne Scaramelli) per Bersani… dal giovane segretario Guicciardini all’ex sindaco Ceccuzzi, da Ceccobao alla maggioranza schiacciante dei sindaci… Si sa, ma non si dice. Pochi infatti fino ad ora sono usciti allo scoperto. Chiusi non fa eccezione.

  21. idem per i “renzini de noantri”

  22. luca scaramelli scrive:

    Concordo pienamente con l’analisi di Giorgio (Cioncoloni) riguardo ai personalismi e alle conseguenze che ne derivano.
    Mi pongo poi alcune domande:
    Con una grande campagna simile a questa Renzi chiese i voti per essere Sindaco di Firenze, come concilia il suo lavoro di sindaco con i viaggi in camper?

    A proposito di rottamare il vecchio, Renzi sa che il suo grande sostenitore nonchè sindaco di Chiusi è al decimo anno di frequentazione dei locali del comune e che alla fine del mandato saranno tredici e che se farà un secondo mandato saranno diciotto?

    E’ tutto bello ciò che è nuovo? e in politica bisogna fidarsi solo di chi è nuovo, oppure se un amministratore o un politico qualunque si dimostrano capaci devono per forza lasciar posto a un incapace solo perchè è giovane? Il trota era un giovanissimo consigliere regionale, al primo mandato, per chi se lo fosse scordato! e di pesci non solo trota ce ne sono tanti al giro!

    Conosco un solo parametro di giudizio sulle persone ed è la capacità il resto sono parole.

  23. Paolo Scattoni scrive:

    Non so come sarà organizzato il dibattito per le primarie. Non si sa ancora se saranno a uno o due turni. A quanto se ne sa i candidati non saranno soltanto tre come ipotizzato nel post. Ce ne sarà almeno un’altra, quella di Tabacci. Per quanto mi riguarda l’opzione Renzi viene per ultima, perché la cosiddetta rottamazione è una pura operazione di facciata. Il governo della città di Firenze, né quella della provincia prima hanno dimostrato novità di qualche rilievo. Renzi è un sottoprodotto del berlusconismo.

  24. A prescindere dal fatto che uno possa condividere o meno l’autocandidatura di Renzi e le sue capacità, la sua scesa in campo ha comunque avuto il merito di porre con forza il problema del rinnovamento della classe politica che altrimenti sarebbe rimasto nel limbo dove da anni è stato parcheggiato, per essere riesumato, solo in maniera strumentale, alla vigilia dei congressi di partito, per chi ancora li celebra, e poi riaccantonato.
    L’appoggio di Scaramelli & C. non stupisce più di tanto in quanto a Chiusi hanno fatto quello che Renzi cerca di fare a Roma: sfruttare il momento di debolezza di un partito per esaudire le proprie ambizioni personali.
    La democrazia rappresentativa su cui si basa la nostra forma di stato è tutta un’altra cosa. Purtroppo sono crollate tutte le colonne portanti e quindi siamo in balìa di quei personaggi che riescono ad organizzarsi in proprio per assumere poteri più o meno grandi.
    I risultati però sono sotto gli occhi di tutti quelli che li vogliono vedere, dico vogliono perché ancora c’è qualcuno che si ostina a tenere gli occhi chiusi.

  25. lucianofiorani scrive:

    A me, “DUE LEGISLATURE E A CASA, SENZA ECCEZIONI” va benissimo. Che lo dica Grillo, Renzi o…Berlusconi non cambia il concetto.
    Mandare a casa chi ha il culo incollato alle poltrone da decenni è diventata una necessità non più rimandabile. Se questo è populismo, sono populista…come gli americani, che al loro presidente non stanno a chiedere, dopo due mandati, se ha fatto bene o male ma si limitano a impedire che si ricanditi.
    Per chi preferisce il modello Putin sa dove deve rivolgersi.

  26. carlo sacco scrive:

    Luciano scusa,un paragone non terra terra ma sotto terra,qualche volta è bene che ce lo permettiamo: Ma non era Renzi che era andato ad Arcore di sua spontanea volontà senza farsi invitare da Berlusconi? Chissà che si saranno detti? Anche Berluscon sarà stato per lo svecchiamento del PD? Concordo con l’interrogativo finale del tuo post, al quale ti rispondo: perchè avevi qualche dubbio?

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