Hanno bruciato la mia pineta

di Paolo Scattoni

Ricordo quando a metà anni ’50 (non ricordo l’anno esatto) andai con il babbo a Marina di Grosseto per trovare una casa in affitto per le vacanze. Allora si viaggiava in treno, si cambiava ad Asciano e poi da Grosseto a Marina con l‘autobus.

Quando vidi il mare mi emozionai. Il babbo mi fece uno scherzo, mi disse di assaggiare l’acqua e così mi dovetti ricordare quello che mi avevano detto e lì per lì mi ero dimenticato.

Ricordo con nostalgia le belle passeggiate del pomeriggio nella splendida pineta. La ritrovai trent’anni più tardi quando andai con moglie e figli negli stessi luoghi. La pineta del Tombolo era mutata, era stato costruito un percorso salute e spazi di sosta. Forse era meglio prima, ma l’atmosfera era sempre quella: l’odore di resina, il coro delle cicale, le pigne da raccogliere. Le tartarughe purtroppo erano sparite.

Ritrovai gli stessi luoghi nei primi anni 2000, questa volta per motivi professionali. Avevo avuto il privilegio, per conto del mio dipartimento, del coordinamento scientifico del Piano strutturale. Una volta a settimana, di nuovo con il treno, per più di cinque anni, sono andato a Grosseto. La pineta era uno degli elementi da tenere in considerazione. Ricordo le proposte di continuare a costruire a Marina: una fascia di costruzioni alle spalle della pineta che ne avrebbe col tempo determinato la distruzione.

Già il piano regolatore precedente aveva fatto non pochi danni (purtroppo ancora in atto) e fu duro far passare la scelta di bloccare altre espansioni a Marina. Ricordo ancora un’infuocata assemblea di circoscrizione dove un costruttore fece partire un molto maremmano “professor Scazzoni”. Fu una battaglia dura, ma fu vinta.

Dalle cronache dei giornali non riesco ancora a localizzare la parte di pineta andata in cenere. Vedremo se i piromani sono dei poveri pazzi o invece qualcuno li ha mandati. Conosco gli urbanisti del Comune e della Provincia di Grosseto, tecnici di grande valore. Sono sicuro che faranno valere la legge. Quei terreni saranno censiti e non  vi sorgeranno costruzioni. Intanto però la mia pineta non sarà più come prima per tanti anni.

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5 risposte a Hanno bruciato la mia pineta

  1. pscattoni scrive:

    Grazie per il contributo. Non so cosa sia potuto accadere a quello precedente, non certo per volontà di censura 🙂

  2. Paolo Giglioni scrive:

    Caro Paolo, avevo scritto qualcosa che mi accomunava ai tuoi ricordi, non mi sembra che sia stata pubblicata, non so’ se vi sia arrivata o meno. Quello che ho da dire, e’che molto spesso quando succedono questi disastri ambientali, si trovano le facili soluzioni, della serie “lo saprei io che fare!”. Ho sempre rifiutato questa tendenza. Adesso quanto e’ successo, mi tocca da vicino perché e’ una parte della mia adolescenza e sinceramente pur sapendo che vi e’ una differenza fra i semplici piromani e chi lo fa per altri progetti più subdoli, adesso vorrei far provare a questi signori, quello che abbiamo provato noi ! Speriamo che me la pubblicate !

  3. Paolo Scattoni scrive:

    Giusto Giampaolo (Tomassoni) la pineta che ho descritto è quella che è rimasta integra. E settembre a Marina è bellissimo.

  4. Traducendo per i poco avvezzi a Marina quello che dice giustamente Roberto, è bruciata una parte della pineta a sud di Marina. Quella lunga la gran parte del centro abitato (compresa quella a nord, lungo le spiagge libere) è integra e bellissima!

    Venite tutti, che (anche) questa è la settimana più calda dell’anno!

  5. La pineta bruciata è di circa 40 ettari lungo la strada che costeggia Marina, lato de Il Cristo.
    Il fuoco si è sviluppato lungo strada sopratutto fra il semaforo in fondo alla strada delle Collacchie (per intendersi quella che passa da Principina Terra) e dalla parte del fossino (Canale San Rocco) fino ai camping CieloVerde e Il Sole (entrambi evacuati l’altra notte). Alcune fiamme hanno lambito sia il depuratore di Marina che quello di Principina a mare.
    Ha superato la via grossetana (prosecuzione di via delle Collacchie) verso viale Montecristo, mettendo a rischio il camping Eden (evacuato) che si trova sul lato sinistro (verso via ponente-zona rosmarina).
    Fortunatamente è stato evitato il contatto con il grosso del centro abitato!
    Attualmente risulta aperta tutta la viabilità verso Marina tranne via grossetana a causa di focolai ancora presenti (come si sa bene, la cenere e la resina “covano”).
    Ieri sera ero a Marina: si sentiva odore di bruciato e nell’aria c’era foschia….. che tristezza!!!

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