Frigomacello? Visto e preso

di Paolo Scattoni

Confesso la mia ignoranza e quindi questo post deve essere letto come un dubbio al quale spererei qualcuno mi rispondesse. Si tratta del bando per l’alienazione di gran parte dell’ex centro carni, ceduto dalla Regione al Comune l’anno passato. In campagna elettorale se n’è parlato molto. Sono state fatte ipotesi e proposte alle quali per la verità mai è stato risposto.

Da una decina di giorni è stato pubblicato il bando. Sempre all’albo pretorio si può trovare un disegno nel quale sono indicati i lotti del bando.

La base d’asta è consistente, sono complessivamente 1.850.000 euro. Mi chiedo, ma come fa un imprenditore serio, in meno di tre settimane, a preparare un’offerta per beni che richiedono ben di più per una stima seria. E’ stato fornito ad esempio il dato dei costi di bonifica dei suoli? Sono stati utilizzati materiali contenenti amianto e sono stati localizzati? In altre parole gli edifici possono essere riutilizzati senza alcuna bonifica?

Insomma un imprenditore può organizzarsi in così poco tempo per fare un’offerta di quelle dimensioni senza aver effettuato quella che si chiama una dettagliata valutazione (una due diligence si direbbe oggi) sul bene che va ad acquistare?

Fra le proposte che sono state avanzate e che sono rimaste inascoltate c’era quella della creazione di una Società di Trasformazione Urbana (società a capitale misto pubblico-privato)  dove tutta la procedura è assai trasparente sia nella fase di formazione della società di trasformazione sia in quella della vendita di quanto realizzato. Sulla proposta, però, c’è stato un totale silenzio o quasi.

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5 risposte a Frigomacello? Visto e preso

  1. marco lorenzoni scrive:

    Diciamo che quanto uscito sul sito di Primapagina è una supposizione giornalistica suffragata da qualche “rumor” di palazzo e non solo dai rumors, ma anche da alcune condizioni di fatto e deduzioni logiche.

  2. pscattoni scrive:

    Sul sito di Primapagina è apparso un articolo che ipotizza che il compratore “privilegiato” dell’asta sprint sia Bioecologia o Sienambiente che è poi la stessa cosa. Se la notizia si rivelasse vera allora sarebbe di estrema gravità. Queste cose di solito si facevano in agosto. La crisi fa rimanere molta gente a casa e allora se l’ipotesi venisse confermata si dovrebbe pensare a qualche azione.
    Se la cosa fosse confermata, ma questa non è l’unica voce in giro, altri parlano di un’importante impresa locale. Staremo a vedere. Vedremo all’apertura delle buste. Certo è che ci potevano essere soluzioni molto più trasparenti.

  3. marco lorenzoni scrive:

    In effetti 3 settimane sono un tempo “strettino”… Mi chiedo peraltro che tipo di pubblicità sia stata data al bando in questione. Anche a livello locale, se non avessimo dato la notizia il 16 luglio sul sito di Primapagina e questo blog non l’avesse ripresa, chi lo avrebbe saputo? Non so se a livello locale ci sono imprese che in questo momento possano presentare un’offerta per 1 milione e 850 mila euro… Ad occhio e croce sembra improbabile. Più probabile che un’offerta sia già sul tavolo del sindaco da tempo e che il bando sia di fatto una procedura dovuta, ma proforma…

    .

  4. Paolo Scattoni scrive:

    La mia domanda non riguarda tanto chi viene, ma sapere come ha fatto chi vine a valutare il bene e a mobilitare quella “sommetta” in così poco tempo.

  5. lucianofiorani scrive:

    Sono proprio curioso di vedere chi si presenterà il 3 agosto con quella sommetta per far suo un bel pezzo di frigomacello.
    C’è chi giura che verranno da Siena. Vedremo.

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