Referendum anti-casta: A Chiusi ancora non si può firmare

di Carlo Sacco

Dopo una settima di attesa, previa comunicazione all’Ufficio Anagrafe del Comune di Chiusi per apporre la firma per il referendum anti-casta scadente il 30 luglio, e dal momento che dall’Ufficio anagrafe mi sono sentito rispondere che momentaneamente la raccolta era sospesa perché non avevano più moduli dato che il solo ricevuto era ormai pieno, ho telefonato al Comune di Città della Pieve per sapere come avessero risolto loro la questione della mancanza di moduli.

L’interlocutore sorpreso del contenuto della telefonata mi ha candidamente risposto che loro li avevano scaricati da Internet ed essendo bicolori dovevano apporre un timbro di autentificazione dal quale si rilevasse che fossero originali. Ricevuto tale informazione ho richiamato l’Ufficio Anagrafe del nostro Comune dando tale notizia e il sito internet dal quale li avrebbero potuti scaricare. Mi hanno passato un addetto che mi ha ringraziato dell’informazione dicendomi che avrebbero provveduto.

Ad una settimana di distanza, stamane Sabato 21 dopo diverse telefonate per accertarmi se la cosa fosse appianata e senza ricevere risposta alcuna, sono andato con mia moglie allo sportello per firmare. C’è stato risposto cortesemente di attendere un quarto d’ora-venti minuti poiché per questioni di lavoro l’impiegata si era dovuta occupare di altro. Abbiamo atteso con pazienza senza alcuna protesta e quando è scesa mi ha ridetto pari pari ciò che mi aveva detto al telefono la settimana prima. E cioè che aveva provato a contattare l’organo promotore del referendum sia telefonicamente che per e-mail senza ricevere alcuna risposta. Ho fatto allora presente quello che avevo comunicato già io al Comune ma lei ha risposto che non ne sapeva nulla.

Con tono di educazione e dentro le righe allora ho detto che il Comune (e non la Signora a cui mi rivolgevo) non poteva comportarsi in tal modo poiché stava conculcando un diritto dei cittadini pur comprendendo le difficoltà (che poi quali difficoltà erano lo si può capire: avrebbe dovuto chi di dovere scaricare da internet i moduli e non era una operazione da CERN di Ginevra e autenticati come si deve, la raccolta di firme avrebbe dovuto proseguire).

Ho detto senza alcuna polemica ma con tono risentito che sarei ritornato Lunedì mattina e se non avessi trovato la possibilità della firma avrei deciso in modo diverso e che chiaramente come cittadino non potevo essere a disposizione della loro inefficienza.

La Signora stessa mi ha riferito che anche altre persone sono tornate indietro risentite per lo stesso motivo della non disponibilità di moduli. Io mi domando. Cosa deve pensare un cittadino di tutto questo? Non credo che possa essere solo l’azione boicottatrice della Casta e ci sarebbe anche da poterlo pensare visti i tempi che corrono; tutto questo è unito a un detonatore più corposo che dà il segno del livello d’inefficienza a cui siamo giunti in Italia e in Comuni disastrati dall’inefficenza. Quella stessa platealmente celata dal bollettino “Chiusi Informa” panegirico di una Ammnistrazione per la quale tutto va bene, tutto è splendido, tutto è in via di risoluzione.

Dentro di me ho pensato anche che tutto è così perché gli abitanti sono così, perché le connivenze, i timori, la presenza delle famiglie che hanno i loro rappresentanti in politica e che si conoscono, per cui mettersi contro vorrebbe significare essere additati a vita al pubblico ludibrio, proteste che procedono da anni con mugugni, smorzati da una politica asfittica e clientelare o quantomeno sottosviluppata politicamente.

Chiusa insomma. E tutto concorre acciocchè sia così. E allora quando si parla di sviluppo al posto del sottosviluppo reale si parla di favole, di nebbia, di insussistenza di ogni provvedimento, e di gente che applaude tali situazioni, che se ne frega altamente perché pensa che il tutto non li riguardi. In una parola: Chiusi.

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6 risposte a Referendum anti-casta: A Chiusi ancora non si può firmare

  1. carlo sacco scrive:

    Gent.le Sigra Duchini,poche righe sintetiche per motivi di spazio.1)Non ho mai detto di essere un cittadino del mondo nel senso in cui lo riferisce lei.2)Per quale motivo un cittadino non può permettersi di criticare il comportamento di altri cittadini questo lo sà solo Lei.3)Il nostro scambio verbale di Venerdi era conseguente al fatto che ero venuto in Comune per la seconda volta e vi avevo trovato la stessa situazione dopo una settimana,tant’è che vi avevo anche telefonato dandovi le indicazioni di poter scaricare i moduli dal sitoweb dopo che avevo telefonato a Città della Pieve.Non mi sembrava un sacrificio incredibile se aveste scaricato detti moduli dal momento che tutti i Comuni normalmento lo fanno e per di più Le domando se le sembra normale di ricevere un modello di raccolta firme e non farne fotocopie e far riempire detto foglio totalmente e poi pensare che non ce n’è sia un altro.
    A voce le ho detto che non me la prendevo con lei perchè non ho nessun diritto di immettermi nel suo lavoro ma che il mio diritto di firmare non doveva in alcun modo essere conculcato, e le modalità di rapporto fra comitato e comune non devono interessarmi. Io questo le ho detto. Vede,quello che mi fa essere risentito talvolta non è la cosa in se stessa, ma è il METODO di come si ragiona, per il quale colui che ha messo il piede fuori del seminato sarei io con la mia richiesta?

  2. pscattoni scrive:

    la legge dice che non si può convocare un referendum in anno elettorale e quindi non nel 2013. La firma ha secondo gli organizzatori (almeno credo che la pensino così) un valore simbolico, di pressione per una legge che tagli un po’ di privilegi. Per questo credo che firmerò.
    Per ritormare invece al tema del post posso soltanto testimoniare che quanto lamenta la signora Duchini è vero: l’ufficio anagrafe non sta vivendo un periodo semplice dopo il pensionamento di Renato Nenci. Per quanto mi è dato giudicare a me pare che il personale rimasto stia facendo un buon lavoro e quanto scritto dalla signora Duchini non fa che confermare il disagio di questa fase di transizione.

  3. marco lorenzoni scrive:

    Sul sito di Beppe Grillo e su vari post di facbook ad esso ricollegabili, si legge che questo referendum è una bufala. Testuale: “bufala”. Perché le firme raccolte in questo periodo, per vari motivi, non sarebbero regolari…
    E’ una bufala il referendum o quello che è scritto sul blog di Grillo?

  4. pscattoni scrive:

    Condivido le argomentazioni della signora Duchini.

  5. Franca Duchini scrive:

    Vorrei fare una precisazione riguardo alla polemica del Sig. Sacco Carlo, che può o non può, a parer mio essere giusta riguardo ai cittadini del Comune di Chiusi, al loro modo di vivere e comportarsi. Penso che nessuno nemmeno un cittadino del mondo come si è sempre definito, deve permettersi di giudicare il comportamento degli stessi. Per quanto riguarda gli Uffici Comunali, preciso che questi sono Uffici Pubblici che devono, comunque sottostare a delle regole imposte dalle normative vigenti e che gli impiegati non possono prendere iniziative personali e se lo fanno, come ad esempio nel mio caso “aver inviato mail” all’organizzazione del referendum, è stata una mia iniziativa personale. A parer mio, se una critica deve essere fatta va indirizzata, semmai, agli organizzatori della raccolta firme per il referendum ANTI-CASTA , per non aver organizzato bene la raccolta firme, con eventuali comunicazioni necessarie al regolare svolgimento della stessa. Ma forse è più semplice fare polemica e screditare i concittadini che con molto sacrificio mandano avanti Uffici pubblici e hanno a che fare con molteplici problematiche da lei, molto probabilmente sconosciute.
    Franca Duchini

  6. lucianofiorani scrive:

    Ora (lunedì 23) i moduli ci sono e finalmente si può firmare.

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