Il candidato dell’ovvietà

di Fulvio Barni

Stamani verso le 13, quando sono tornato a casa dal lavoro per il pranzo, ho trovato nella cassetta delle lettere una busta il cui contenuto mi è stato subito chiarissimo; l’invito di un candidato a sindaco che chiedeva il mio voto. Quello che non mi è stato comprensibile, invece, è il contenuto di alcuni virgolettati, quelle frasi ad effetto che si mettono per dare enfasi al discorso che si sta facendo, e quindi qualche considerazione su quello che mi è stato inviato la voglio fare. È inutile che tenti di nascondermi, sono anch’io un candidato, non a sindaco, certamente, ma a soldato semplice.

Le frasi che mi hanno colpito sono: “Metterò impegno e dedizione al servizio della comunità, con lo spirito di una persona che, “mettendoci la faccia”, è pienamente consapevole di “correre a viso scoperto. E più avanti, “Daremo vita ad un’esperienza, fresca, motivata, che saprà rappresentare tutte le istanze che emergono dalla società, grazie al lavoro di una squadra giovane – la più giovane degli ultimi venti anni di sfide elettorali – che rappresenta tutte le forze politiche e sociali della città e che affronterà a viso aperto la sfida elettorale ….” E allora mi sono chiesto:

Che cosa significa metterci la faccia? Credo che tutti i candidati di tutte le liste ci stiano mettendo la propria. Tutte le mattine gli abitanti del  nostro pianeta si alzano e mettono la propria faccia in ogni azione che faranno, bella o brutta che sarà. Nel nostro caso saranno gli elettori a giudicare chi è più degno o più bravo nel governare.

Che cosa significa correre a viso scoperto? Che forse gli altri candidati si presentano con il passamontagna o con la maschera? Tutti siamo certi che dovremo andare a fare il bene della città, se eletti. I nostri concittadini ci giudicheranno per le nostre storie, la faccia l’abbiamo avuta sempre scoperta. Sarebbe “ganzo”, come si dice a Chiusi, se avessimo fatto vedere la nostra faccia soltanto ora.

Concludo con una precisazione sull’ultima frase: “una squadra giovane …che rappresenta tutte le forze politiche e sociali della città e che affronterà a viso aperto la sfida elettorale …” Non voglio puntualizzare l’ovvio, ma sono sicuro che a me non rappresenta. Come non rappresenta tutte le forze politiche e sociali presenti nella città. Ci mancherebbe altro, per lui intendo dire, che rappresentasse anche la Lega, il PDL, la destra di Storace e via dicendo. Sarà stato un refuso di stampa, sarà stata una svista nello scrivere ma c’è scritto proprio così.

P.S. Ora arriveranno le smentite e mi sarà detto che io ho capito male, che non ho colto il senso o che non c’era l’intenzione di scrivere quello che ho capito io.

Cordiali saluti a tutti

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15 risposte a Il candidato dell’ovvietà

  1. Lo farei volentieri, se solo sapessi dove trovare il programma analitico della lista La primavera. Mi potete aiutare?

  2. Francamente mi pare naturale che in periodo elettorale ci sia chi fa volantinaggio, chi si affida alla cassetta postale, chi fa striscioni e chi fa comizi (c’è rimasto qualcuno?).

    Sì, magari non tutti sono insensibili alle modalità della propaganda e quindi un minimo di etica va definita e seguita. Ma credo che sarebbe molto peggio se la propaganda non venisse fatta affatto: vorrebbe dire che i nostri voti non servono più…

    Mi concentrerei piuttosto sui contenuti della propaganda, come ha fatto Fulvio (Barni).

  3. lucianofiorani scrive:

    Risponde al vero quello che sostiene Chiara (Cardaioli), e non ho alcuna difficoltà a dire che secondo me non è stata una bella mossa.
    Comunque a quel che mi risulta fino ad oggi siamo 736 a due in quanto a comportamenti, diciamo, sconvenienti.
    Dei 736 imputabili alla sua parte, forse Chiara (Cardaioli) è a conoscenza di qualcuno di cui “ovviamente” non è eticamente il caso di parlare. Altro che bisacce di Giove!
    Resta ancora da capire ad esempio se l’Annulli rappresenta la maggioranza o l’opposizione in quella commissioncina che ha designato gli scrutatori. O le è sfuggito il comunicato congiunto che le tre liste hanno diramato?
    Nel “poro blog” (chiusinews) è ancora consultabile.

  4. leandro fei scrive:

    Un conto è metterci la faccia, un altro è vedere sempre la stessa faccia.
    Citazione trovata in giro…

  5. Altra questione di “OVVIETA’ ” etica: giovedì scorso, per una iniziativa organizzata dall’Amministrazione comunale, con l’obiettivo di promozione della lettura, era presente il Bibliobus in piazza XXVI giugno a Chiusi scalo che, oltre a dare in prestito i libri, faceva animazione per i bambini (dai 2 ai 9 anni). C’era un bel gruppetto di bimbi, mamme, babbi, nonni: una leccornia per qualcuno che ha visto bene di consegnare i volantini della lista La primavera ai genitori. Ma si sa, Giove ha messo la bisaccia con i nostri difetti sulla nostra schiena, mentre la bisaccia con i vizi degli altri sul nostro petto …

  6. Detto quanto sopra, i miei coinquilini, se vogliono sono in grado di individuare il pacchetto.Non l’ho gettato.Ma come dice una gentile signora, che incontro spesso per le scale: non se ne può più di tutta questa “pubblicità”, ogni tanto dobbiamo fare pulizia.
    Bruna Roso

  7. Anche nel mio condominio rientrando, ho trovato un bel pacchetto dei volantini citati.Per ora li ho ,tutti insieme, messi in luogo molto appartato,per ora. I luoghi comuni a volte non sono solo fastidiosi, ma in certi casi,possono essere anche di peggio.Perchè tendono tutto a coprire, non differenziare, omologare. Bruna Roso. E ci metto la faccia.

  8. Paolo Micciche scrive:

    Fulvio, mi sorprende che ti sia sfuggito il senso profondo di questa espressione, tutt’altro che banale e ovvia. Dopo aver fatto – 8 anni 8 – l’assessore di Ceccobao alle Attività produttive e con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, credo che ci voglia veramente un gran coraggio per presentarsi con il volto sorridente e la pretesa di essere il nuovo che avanza. Non è per niente facile “correre a viso scoperto” nonostante queste premesse; almeno questo glielo dobbiamo concedere.

  9. luca scaramelli scrive:

    ringrazio fulvio per averci dato la possibilità di riflettere su questioni che ormai fanno parte della quotidianità e che anche se non condividiamo subiamo passivamente.
    sulla storia di metterci la faccia avevo già fatto le mie riflessioni, che poi sono le stesse tue fulvio, quando alla presentazione del centro sinistra al teatro il candidato aveva fatto abuso di quella frase oltre all’abuso dei termini sfida e scommessa.
    probabilmente a lui e al suo schieramento piace creare questo clima da mezzogiorno di fuoco che non condivido affatto, come non condivido la presunzione che lui rappresenti tutte le forze politiche e sociali.


  10. Tiziana Marroni:

    … l’ho gettato nel cestino più vicino.

    Ma scherzi? E la differenziata?

    Ora t’arriva la multa! 😉

  11. pensare che io, pur non essendo notoriamente religioso, mi ero posto il dubbio se fosse corretto, la sera della presentazione della lista primavera (ore 21.30!), mettere il cartello nel piazzale antistante la chiesa! Proprio vero….. questioni di stile!
    Magari qualcuno potrà affermare che, alla fine, tutte le liste in corsa propongono cose simili, in effetti è abbastanza vero, in fondo le cose da fare, e da non fare, a meno di non voler vedere sono quelle. Diventa quindi discriminante la credibilità e il modo in cui si vogliono portare avanti i progetti e i valori in campo sono di fronte agli occhi di tutti.

  12. Tiziana Marroni scrive:

    Anche io ho trovato nella cassetta il volantino di cui
    parla Fulvio, l’ho letto,mi sono resa conto di trovarmi
    nella Fiera delle Ovvietà, l’ho gettato nel cestino più
    vicino. Il “banale”è una cosa offensiva, le frasi ad effetto
    sono sistemi di comunicazione puerili. Il metodo usato
    è ampiamente americaneggiante, ma i chiusini non
    sono americani!
    Piccolo particolare: la mattina della domenica delle Palme,alla S.Messa delle 11,30 a Chiusi Scalo,sono
    praticamente stata “tirata per la giacca” di fronte alla Chiesa( dove stazionava un bel banchetto elettorale) e
    mi è stato chiesto il voto. Non credo proprio che fosse la sede adatta,ma, cosa volete, è “questione di etica”!

  13. carlo sacco scrive:

    Non vi meravigliate è il lessico di questi tempi.
    ”Metterci la faccia” , ”correre a viso scoperto” (l’avete mai visto uno che corre a viso scoperto come se chi corre si dovesse vergognare di se stesso e si coprisse ?……)ed altre simili.Ma è questo un linguaggio che pretende di comunicare ? Agli etero diretti forse sì, ma non alle persone che tentano di ragionare col cervello proprio. Frasi desunte da un linguaggio stereotipato fornito dalla tv e dai media, in fin dei conti prodotte dalla americanizzazione della società, che ha al centro l’individuo in lotta (così ce le fà immaginare a noi) contro le strutture del male e che lo vedranno vincente poichè determinato al bene di tutti.Tutto questo sà di vuoto, prima di ogni altra cosa culturale, ed il lessico stesso è spesso usato e prodotto non da una elaborazione culturale di ciò che si va a dire ma invece svenduta per altamente sofisticata in un mondo dove si tentano di vendere a porta a porta emozioni dopate- a Napoli li chiamano ”pacchi”- e magari fossero sottoprodotti surrogati…..nemmeno quelli…. (…)

  14. lucianofiorani scrive:

    Davvero pensano che tutti si sono ormai assuefatti alla fiera delle banalità?
    Prevedo sorprese.

  15. romano romanini scrive:

    Grazie Fulvio. Ogni tanto fa bene soffermarsi a riflettere sul significato delle parole che vengono usate con tanta disinvoltura. Serve a mettere in risalto la superficialità di un comporre frasi stereotipate. Frasi che nella loro autocelebrativa ovvietà risultano quasi offensive per l’intelligenza di coloro a cui sono destinate.

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