Il Consiglio comunale, per la maggioranza, è ormai solo un inutile fastidio

di Rita Fiorini Vagnetti

In coerenza con la mia posizione non preconcetta ma lineare ribadisco la mia ferma intenzione di votare contro decisioni che continuano a calare dall’alto, senza alcun dibattito. In Consiglio non c’e’ tolleranza, solo insofferenza se si esprimono idee e valutazioni contrarie.

Ho già espresso la volontà di appoggiare, anzi condividere, certe osservazioni che verranno proposte dall’opposizione che finora hanno avuto il solo difetto di essere emanazione della minoranza.

A mia memoria, ed ancora e’ discreta , non c’è stato momento in cui le opinioni delle minoranze venissero prese in considerazione, anzi sono state bypassate con un sorriso stampato, ma non certo convincente. Non contano, perchè i numeri parlano chiaro: governa chi ha vinto, gli altri sono “zavorra” o “inutili orpelli”.

Se per caso si assiste ad una conversazione sui problemi di Chiusi, per esempio quello attualissimo della viabilita’ del centro paese, non si ha neanche il diritto di intervenire. Siamo addirittura ignorati come elemento di disturbo. Pero’ ora c’e’ un protocollo d’intesa con sindacati e associazioni.

Cosa vuol dire? Che il Consiglio comunale è ormai superato? Non ha piu’ poteri? O mi sono persa qualche opportuno passaggio!?

Di una cosa pero’ sono certa: i cittadini non sono tutti soddisfatti, anzi molti sono i motivi per protestare. Una piccolo e recente problema: la non pulizia della zona antistante il duomo dopo manifestazioni precedenti e con manifestazioni in atto la domenica mattina.

Ma che importa!

Tanto i turisti verranno comunque, forse solo per il gusto di fare una gimcana paesana per poter raggiungere i posteggi o le vie di uscita.

Come rappresentante della Lista civica i cittadini per Chiusi raccolgo con simpatia la voce delle persone a disagio e mi scuso per non avere il potere o l’autorita’ per fare meglio e di piu’ per le loro e nostre esigenze.

Speriamo che, in un futuro non troppo lontano, qualcuno si svegli e cominci a pensare alla possibilita’ di impegnarsi come gruppo, senza colore e senza ideologie.

Siamo gia’ in ritardo e fuori tempo massimo anche nei confronti di un andamento nazionale, regionale e provinciale.

E noi facciamo parte di tutto il paese, quello con la lettera maiuscola. 

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8 risposte a Il Consiglio comunale, per la maggioranza, è ormai solo un inutile fastidio

  1. pscattoni scrive:

    La garanzia del rispetto delle regole del gioco non mi sembra poca cosa. In un altro post, successivo a questo, ho raccontato una vicenda allucinante di accesso agli atti negato. La pratica di negazione dell’accesso alla documentazione pubblica senza motivazione o con motivazioni inconsistenti deve essere stroncata. Si cominci da questo.

  2. pmicciche scrive:

    La democrazia è un’ecosistema molto instabile che ha bisogno continuamente di innesti sia di Partecipazione che di Legalità. Se manca la partecipazione attiva dei cittadini (come sottolinea Luciano Fiorani) non si può andare molto lontano. Ai consiglieri di minoranza non resta che sopravvivere alla meglio oppure cercare essi stessi di “provocare” una reazione – di stimolo anche alla passività dei cittadini – attraverso azioni che escano dalle prassi consolidate e che, “legalmente”, pretendano più Legalità. Gli strumenti coercitivi esistono, anche nel campo della Comunicazione, oltre che in quello legale. Pensare che senza l’appoggio attivo dei cittadini basti solo una più puntigliosa azione “istituzionale” (o come viene normalmente considerata tale) dubito possa portare a grandi risultati. Sono molte le “prassi consolidate” che nascondono in realtà “illegalità istituzionali”; quasi sempre le si tollerano: si potrebbe, partendo da oggi, non tollerarle più pretendendo una verifica puntigliosa dei regolamenti e delle leggi e una denuncia non solo verbale delle irregolarità. Questo possono fare assieme le Minoranze – le Regole del Gioco e la “salute” della Democrazia – ….non altro.

  3. pscattoni scrive:

    @Luciano Fiorani. A me pare che siano i consiglieri comunali che lasciano soli i cittadini perché non hanno ben presente l’importanza della trasparenza. Caro Luciano, come sai domani sarà pubblicato sul blog un mio articolo (che sto completando) su uno dei tanti tentativi di recuperare informazione da parte di un cittadino (io). La sensazione è che i consiglieri talvolta giochino alle belle statuine. Facciano il loro lavoro per bene e questo contribuirà a creare la cultura della trasparenza.

  4. carlo sacco scrive:

    Beh insomma Paolo, sono d’accordo con te che gli eletti si debbano impegnare per ottenere la trasparenza,e che questa non sia un opzional, ma proprio perchè la trasparenza è un diritto di tutti i cittadini chi è per maggioranza relativa che vada a governare una città deve osservare -prima di tutto lui- la trasparenza,e se non la osserva debbono essere chi gli si oppone a ricordarglielo.Ma l’atto ancora prima che amministrativo è giuridico da parte della maggioranza che non si può permettere di non considerarlo.Lascia stare poi che gli addormentati nel bosco della cittadinanza nel loro complesso non domandino il conto di tutto questo,ma il fatto che non si chieda il conto (una volta invece lo si chiedeva eccome !!)dipende dal brodo di cultura, pardon ”di cottura”che ha eletto tale maggioranza,perchè chi governa confida nella non perseveranza di altri.Non è ”la democrazia che è ingessata” no, è proprio il gesso che è di quello a pronta presa.

  5. lucianofiorani scrive:

    Non sono d’accordo con il ragionamento di Paolo (Scattoni).
    E’ ovvio che i poliziotti debbano far bene il loro lavoro ma i cittadini non possono stare a guardare.
    Abbiamo già visto cosa succede con certi fenomeni (mafia, br, mani pulite…). Se non c’è un clima popolare favorevole la caccia diventa assai più complicata e si ottengono meno risultati.
    Insomma non penso che sia solo un problema dei consiglieri ma di tutta la città, e se continueranno ad essere lasciati soli otterranno poco o nulla.

  6. Paolo Scattoni scrive:

    Certo se tutti si convincessero che rubare non è una cosa buona i furti scomparirebbero. Visto che non è così allora sarà bene che ci sia la repressione di questo crimine.
    La trasparenza non è un optional. Coloro che sono stati eletti hanno maggiori diritti al riguardo e quindi si impegnino allo scopo.

  7. lucianofiorani scrive:

    Sulla trasparenza a Chiusi c’è una tradizione consolidata. Non è infatti un vezzo di questa amministrazione ma anche di tutte quelle che l’hanno preceduta.
    Penso che se non è la cittadinanza tutta a pretendere trasparenza si fanno pochi passi in avanti.
    Una pioggia di interrogazioni e interpellanze e il ricorso al prefetto non è che abbiano smosso la tetragona chiusura della maggioranza.
    E’ ovvio che le opposizioni dovranno continuare a insistere, anche perchè è loro compito spcifico, ma se non si fa strada la conspevolezza dell’importanza della trsparenza negli atti amministrativi, rimane una battaglia tra Orazi e Curiazi con troppi spettatori annoiati e disattenti.

  8. Paolo Scattoni scrive:

    Gentile consigliera Fiorini, lei mi scuserà se insisto sulla mia idea. I consiglieri sono chiamati a decidere su questioni essenziali, ma anche a garantire le regole della trasparenza. Capisco che quest’ultimo è un lavoro duro perché a quanto pare questa Amministrazione sembra considerare dati e documentazione come cosa propria e non patrimonio di tutti i cittadini. Si impegni su questo fronte e vedrà che riuscirà ad ottenere l’apprezzamento e magari anche la collaborazione di molti.

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