La vicenda Orizzonti sul blog: tanta partecipazione per due considerazioni

di Paolo Scattoni

Vale la pena riassumere il dibattito che si è svolto su questo blog in relazione alle dimissioni di Rossella Rosati dalla presidenza della Fondazione Orizzonti d’Arte.

Come si ricorderà, l’istituzione della nuova Fondazione era stata celebrata come un successo dell’amministrazione Scaramelli. Poi ci sono gli eventi dal 16 a fine aprile, il periodo che ci interessa, semplicemente per mettere in rilievo due aspetti che non convincono: la comunicazione (quella della stampa locale) e della trasparenza delle decisioni.

Appena un mese fa la neo presidentessa aveva con vigore respinto le critiche alla sua nomina quale frutto di spartizione: aspettate almeno almeno un anno di lavoro prima di giudicare il mio operato.

Poi, poche settimane dopo, il 16 aprile, il blog pubblica un articolo di poche righe che informa sulle dimissioni della presidentessa e di due consiglieri (673 visite e 11 commenti su questo articolo). Sin da subito si cercano di capire le motivazioni. Reazione ovvia e naturale. Nessuna reazione da parte del Palazzo.

Il 18 aprile un intervento (473 visite; 9 commenti)) di  Maddalena Santeroni, vicepresidente dell’associazione Amici della galleria nazionale d’arte contemporanea di Roma. L’articolo potrebbe essere così sintetizzato: cari chiusini avete perso una grande occasione.

Il giorno seguente la consigliera di centrodestra Fiorini Vagnetti si associa alle richieste di trasparenza (132 visite).

Il giorno successivo l’annuncio della richiesta di un  Consiglio straordinario aperto da parte de La Primavera (177 visite). Il tema principale è quello della crisi occupazionale, ma anche quello della vicenda della Fondazione Orizzonti.

Passano appena tre giorni ed ecco l‘annuncio clamoroso: la dimissionaria Rossella Rosati è stata sostituita da Giovanna Rossi.  Sul blog altro dibattito (471 visite, 11 commenti). Ma insomma si può capire il perché delle dimissioni e della sostituzione?

Domande reiterate dall’articolo molto “politico” di Luciano Fiorani (333 visite, 4 commenti) pubblicato il 25 aprile che ricorda “neppure una parola dai giovani e motivati amministratori”.

Si arriva così al fatidico 28 aprile, giorno del Consiglio e del quale abbiamo già ampiamente parlato. Qui ricordiamo soltanto che la famosa lettera di dimissioni non viene resa nota neppure in questa circostanza.

Un mio primo articolo ottiene ben 600 visite in un paio di giorni (è ancora molto cliccato e commentato- a oggi, 1°maggio ore 17: 728 visite; 50 commenti). Il dibattito è serrato sul problema della trasparenza.

Il giorno seguente un mio articolo di commento (118 visite) dove riprendo lo stesso tema e mi chiedo: perché Corriere di Siena e Naziona ancora tacciono?

Segue  l’articolo di Cioncoloni del giorno successivo (al momento: 493 visite; 13 commenti) che precisa alcuni punti del precedente e afferma che così non si può andare avanti, viene molto letto e  commentato.

La Primavera, il giorno dopo, lancia per l’ennesima volta un appello (177 visite; 1 commento) ai dimissionari: “fateci sapere come avete motivato le vostre dimissioni”.

In un commento del 1°maggio, Cioncoloni specifica che la richiesta di visione della lettera di dimissioni di Rosati era già stata presentata in sede di conferenza dei capigruppo prima del Consiglio comunale ma il Sindaco aveva opposto rifiuto con la motivazione che non è un atto accessibile alla consultazione dei consiglieri. Per questo ed altri dinieghi di accesso alla documentazione il gruppo consiliare de La Primavera per Chiusi sta preparando un ricorso al Prefetto e al Difensore civico.

Ad oggi su tutti questi articoli ci sono state poco meno di 4.000  visite (per la precisione 3.845 alle 17 del 1° maggio) e un centinaio di commenti (99 alla stessa ora).

Perché questa ricostruzione? Lo ripetiamo. Il primo motivo riguarda la trasparenza. Perché non si vuole rendere note le motivazioni dei consiglieri dimissionari di orizzonti? Continua questo atteggiamento dei nostri amministratori che pare considerino la documentazione pubblica una sorta di proprietà privata. Ne so qualcosa per esperienza personale.

Questo atteggiamento è inaccettabile e va poi a ritorcersi contro gli amministratori stessi. La questione deve essere risolta e la proposta di Paolo Micciché di un Consiglio straordinario sulla questione può sembrare una provocazione, ma potrebbe rappresentare un passaggio obbligato per porre all’attenzione di molti un atteggiamento inaccettabile.

Il secondo motivo riguarda lo stato dell’informazione. Come abbia già scritto  nell’articolo di compleanno del blog, la chiusura di chiusinews fu dovuta a una minaccia dell’Ordine dei giornalisti. Mi piacerebbe sapere da chi ci convocò (a me e Luciano) allora se su questa vicenda la stampa locale (leggi Corriere di Siena e Nazione) ha svolto correttamente la sua funzione. I dati che abbiamo inserito forse con eccessiva pignoleria stanno lì a dimostrare che la notizia c’era così come un grande interesse a dibatterla.
Invece i soli articoli apparsi sui giornali sono stati quelli in cui si narravano le magnifiche sorti della Fondazione con la nuova presidenza.

Neppure il clamoroso gesto dei consiglieri di minoranza che abbandonano il Consiglio riesce ad avere qualche riga. Provate a immaginare questa vicenda senza chiusiblog. Forse qualcuno rimpiange i bei tempi dell’Unione Sovietica quando le dimissioni, più o meno forzate, erano sempre motivate con problemi di salute degli interessati.

E lo stesso atteggiamento la stampa ha tenuto sulla ben più complessa vicenda del Piano Strutturale. Anche in questo caso un passaggio clamoroso come le osservazioni regionali confermano tutti i dubbi e le critiche snobbate per oltre un anno. Di nuovo la stampa locale ne ha ignorato l’esistenza, nonostante che la Regione metta a disposizione il documento.

Insomma, non è successo niente, e chi aveva giustificato le scelte del Comune e deriso quanto fatto da un comitato di cittadini, ora può tranquillamente tacere.

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3 risposte a La vicenda Orizzonti sul blog: tanta partecipazione per due considerazioni

  1. carlo sacco scrive:

    Caro Luciano, fin’ora l’acqua è transitata dentro la barca e com’ è entrata è uscita e la barca non ne ha sentito il peso perchè la cittadinanza non è più abituata a soffermarsi sulle questioni politiche e vede solo l’apparenza. E questa è una responsabilità delle precedenti amministrazioni e degli equilibri dentro al PD.
    Quì il problema è di costruire informando i cittadini e non perdersi dietro a cose per le quali i cittadini vedono davanti a loro diatribe sterili. Qui la cosa è di sostanza e la cosa più negativa è il fatto che di fronte ai morsi della crisi fin’ora ci sono state solo parole e conseguenti diatribe.
    Bene ha fatto ultimamente l’opposizione a fare quello che ha fatto e non ci si faccia confondere dal paventato senso di equilibrio di coloro che fanno i pompieri e che vorrebbero mettere d’accordo le parti affinchè certe contraddizioni non scoppino supportate solo da iniziative che nulla producono, contornate poi di giochetti di paura che poi possano illuminare sul fatto che si veda veramente chi tiene le briglia delle questioni.
    Tale clima mi ricorda tanto la DC, ma ti dico anche che aveva uomini guida che una intelligenza politica ce l’avevano. Qui l’intelligenza politica è solo impiegata a confrontarsi con quello che si ritiene il meccanismo distributore delle opportunità materiali, che chiaramente in tempo di crisi riduce il latte, quindi vedi bene che è un modo perdente per tutti,e di conseguenza ”l’acqua è poca, anzi scarseggia e la papera non galleggia”.
    Quando manca la politica questo succede…ma è un fatto di ”teste politiche” e non di priorità tecniche.

  2. lucianofiorani scrive:

    “È arrivato il tempo dei pic-nic al lago, e il Comune ha risposto alle esigenze di stagione installando una decina di tavoli e relative sedute in legno, sostituendo e in parte integrando quelli esistenti, oltre a diversi cestini di nuova concezione…”
    Questo è l’attacco dell’ultima notizia che si può leggere sul sito del comune.
    Sulla pagina facebook del sindaco invece l’ultimo argomento è il posizionamento di un ripetitore (wind?) a Montallese.
    Dimissioni dalla Fondazione? L’opposizione abbandona il Consiglio comunale? Imprese in crisi? Trasparenza amministrativa? Black out della stampa?
    Ma vi sembrano argomenti con cui scomodare i giovani e motivati amministratori?
    Forse sbaglio ma ho l’impressione che la fragile barchetta cominci ad imbarcare acqua.

  3. carlo sacco scrive:

    Di tutto questo la cittadinanza ne deve essere informata affinchè anche i più ”duri di comprendonio” capiscano che genere di equilibri possano essere questi, cosa difendono, e perchè avvenga tutto questo in un periodo di crisi nera attuale dell’economia chiusina dove bollono in pentola interessi che riguardano tutti e che tutti devono poter sapere per orientarsi.
    Giocare a nascondino rivela solo opacità,e bassa considerazione della cittadinanza.Questo stato di cose deve finire ed essere spezzato dai cittadini tutti, di qualsiasi convizione ed appartenenza politica.Il problema non sono le dimissioni del presidente o di tutti e tre,il problema è nel metodo e nella mentalità usate con pervicacia.Segno è che le ragioni non sono solo quelle della persona che ha dato le dimissioni(perchè poi è stata rimpiazzata)insieme agli altri che l’hanno seguita,ma sconfinano forse anche in altri campi.
    Cosa c’è di più rivoluzionario ed utile della verità ?E’ chi non batte tale terreno fra contorcimenti,reticenze e frasi a metà che ha la responsabilità di tutto quello che ne deriva.

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