Tanto tonò che piovve……

di Fulvio Barni

Se avessi saputo disegnare mi sarei molto divertito in questa nostra campagna elettorale a creare vignette satiriche. Ma, purtroppo per me, in quanto a disegno, sono rimasto alle scuole elementari. Non riesco, infatti, ad andare più in là del classico disegno delle casine, dove sullo sfondo compaiono montagne con le cime acuminate e un timido sole con tanto di occhi, naso e bocca che ride che si affaccia dietro di esse. Capirete bene, quindi, che non è nemmeno il caso di provarci. Una cosa, invece, che mi è leggermente più facile fare è scrivere qualche dialogo brillante. L’ho già fatto una volta sul “pòro blog”, come si dice a Chiusi quando si vuol citare una persona passata a miglior vita, e siccome m’è piaciuto, sempre come si dice a Chiusi, ci voglio rifà’.

Senz’altro qualcuno si chiederà perché insisto nel voler usare il dialetto. Ma è semplice: primo, perché sono nato a Chiusi, nel centro storico, nel quartiere della “Cimina”, il più popolare tra tutti. Secondo, per l’amore appassionato e quasi morboso che nutro verso la mia città e la sua gente, che tanto mi hanno dato e verso i quali, ne sono certo, non riuscirò mai a sdebitarmi, neanche se dovessi campare altri duecento anni. Mi dispiace per quelli che, se ci fossero stati, avrebbero voluto leggerci una vena di filo leghismo con fini separatistici o antinazionalistici.

Anche questa volta il dialogo si svolge al telefono e per distinguere gli interlocutori ho scomodato nientemeno che il nostro grande antenato Porsenna, gli altri sono Velturio, suo fidato governatore della colonia di Montescuro e l’Innominato (nel senso di persona che non se ne conosce il nome), di manzoniana memoria, che con Porsenna non c’entra niente, ma ce lo metto lo stesso perché mi serviva un personaggio senza nome.

 

Porsenna armeggia, agitato sopra la sua scrivania cercando qualcosa.

 

Porsenna: (allupomanarito) Vedrai che ‘stavolta ‘un la passa liscia ….. mi dispiace, ma ‘sta volta ha fatto proprio la medicina pel su’ culo …. (prende un foglietto dove c’è scritto qualcosa) Ah! Eccolo qui. (parla tra se) Questo è ‘l numero de’ la linia segreta. Di ‘ste tempi ‘un si sa mai. Eppure s’è visto che gli è successo a Silvio co’ l’intercettazioni. Mica mi voglio ritrovà’ ne’ casini come lui. (prende la cornetta del telefono e compone un numero. Attimi di silenzio – inveisce più incancherito di prima) Velturio! So’ Porsenna …… Te la devi smette’ di mandà’ ‘n giro le notizie che avevo detto che dovevono rimané’ segrete, se no io ti chiappo e ti fò un c…….. così …. Ha’ capito o te lo devo ridì’ ‘n’altra volta? …. ‘Un s’era detto che ‘l piano strutturale di Montescuro ‘un doveva venì’ fori? S’erono accaniti tutti su quello di Faggioalpino bastava e avanzava…. S’era anche detto che con quello ormai era andata come era andata, ma quello di Montescuro, no, quello ‘un doveva venì’ fòri ….. Ma lo sai che se lo viene a sapé’ quello lì’ …. Coso … te m’ha’ capito di chi dico, vero? …. Ce lo fa lui a tutt’e due quello che prima ho detto che facevo a te.

 

Innominato: (una voce di uomo, ferma ma calmissima) Calma, Porsenna, t’ho detto migliaia di volte che quando ti rivolgi a me devi stare molto calmo, molto educato e molto disponibile …..

 

Porsenna: (Porsenna, che ha riconosciuto la voce, posa con violenza la cornetta come se avesse preso la scossa e piagnucolante comincia a girellare per la stanza) Madonnina che faccenda che ho fatto ……. Ho sbagliato numero di telefono. Ho fatto quello dell’Innominato ….. e ora chi lo tiene ….. (con le braccia al cielo) addio poltrona da vice re ….. addio carriera …. Addio sogni di gloria …. Addio mia bella addio …. (squilla il telefono) No, no …. Mi dispiace ma io ‘un rispondo …. Sie, e che so’ matto? (il telefono continua a squillare. Porsenna si ferma) No, devo risponde’, lui lo sa che so’ qui ….. se ‘un rispondo fò peggio.

(con voce flebile e sottomessa) Innominatino, da quant’è che ‘un ci si risentiva …. Come stai? Tutto bene? Ne’ la capitale che si dice? Posso fa’ qualcosa per te?

 

Velturio: So’ na s…. che si dice ne’ la capitale, io sto a Montescuro.

 

Porsenna: Ma ‘un sei l’Innominato?

 

Velturio: Mi sembri l’Innominato …. Io so’ Velturio, manco mi riconosci più? …. Va bene che da quando m’hai mandato a fa’ ‘l corso d’inglese m’è rimasto un forte accento anglosassone, ma ‘un riconoscimi proprio mi sembra un po’ troppo.

 

Porsenna: (ancora balbettante dalla paura) No …. No … è che … siccome …. che co’ l’Innominato ci siamo sentiti poco fa per telefono … poi è cascata la linia e ‘un l’ho sentito più …

 

Velturio: Ho capito. Ha’ rimediato ‘n’altra bella lupata ……

 

Porsenna: Ma che lupata …… lui ci voleva provà’ a fammela ma ‘un gli è messo conto … l’ho rimangiato co’ panni a dosso ….gliel’ho dette quante a ‘n pellaio.

 

Velturio: Cala, cala se vo’ vende’ la somara …..

 

Porsenna: Ha’ ragione te, ‘un l’ho proprio maltrattato …… comunque qualcosa gli ho detto e t’assicuro che ‘un c’è rimasto bene per niente ….

 

Velturio: Ci credo! Gli ha’ detto che ormai tutti sanno anche de’ le previsioni del piano strutturale di Montescuro ….

 

Porsenna: E te come fai a sapello?

 

Velturio: Oh come farò a sapello, l’Innominato era qui con me e ha risposto lui a’ la tu’ telefonata.

 

Porsenna: Allora gliel’ho detto io?

 

Velturio: A me mi sa di si … te che dici?

 

Porsenna: Ma ‘nsomma, ‘sta notizia chi l’avrebbe sparsa?

 

Velturio: Senti, io di preciso ‘un lo so’ come si chiama, ma dice che sia uno che se ne ‘ntende d’urbanistica ….. sta a’ la stazione ……

 

Porsenna: Ho capito! È sempre lui …. Quando vieni a Chiusi porta dietro ‘l bottiglione dell’olio e l’imbuto che si va a trovallo ….. a me mi sa che ha bisogno di esse’ purgato …….(si sente il rumore della cornetta che chiude la comunicazione)

 

Velturio: Oh, oh …. Io boh, un lavoro come quest’anno ‘un s’era mai visto ….

 

 

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4 risposte a Tanto tonò che piovve……

  1. Fulvio Barni scrive:

    X Mauro (Bischeri). Verremmo molto volentieri. A Montallese però, Montescuro rimane troppo lontano.
    Il Fineschi ancora non l’ho trovato, ma gli sono parecchio vicino.

    ciao Mauro,
    Fulvio

  2. Mauro Bischèri scrive:

    Fulvio: ma qui c’è materiale sufficiente per il prossimo “Porsenna 2011”!!!!!!!
    Vi ospiteremo al Palausisp di Montescuro!
    …….a proposito ma un s’è visto il Fineschi!?

  3. pscattoni scrive:

    Personalmente non vorrei essere nei panni di quello della stazione che conosce un po’ di urbanistica.

  4. lucianofiorani scrive:

    Allora non era solo a Faggioalpino che hanno intenzione di colar giù cemento ma anche a Montescuro! E poi anche al campo de li giochi, e poi e poi…

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