Qualche modesta idea per rilanciare Chiusi

di Pietro Bacosi

Vorrei fare una piccola riflessione da cittadino chiusino in pensione -quindi senza interessi da difendere- per lo meno nel senso commerciale. Un cittadino che vuole bene al proprio paese.

Ho partecipato a molte manifestazioni, tempo fa ho allestito (due volte) una mostra in piazza duomo con oggetti caratteristici fatti da cittadini/e di Chiusi ma anche da fuori, con grande soddisfazione per chi ha avuto gli elogi per i propri lavori, per me e il Dlf (del quale ero allora consigliere) che mi sosteneva nel fare queste cose. Tornando indietro nel tempo mi ricordo che la Proloco organizzava una mostra artigianale che durava diversi giorni dove i vari artigiani esponevano i loro prodotti, e molta gente arrivava da fuori paese per visitarla.

Ora, dico io, Chiusi in questi ultimi tempi si e’ pure gemellata con due citta’ straniere di due stati diversi dei quali non sono nemmeno stati affissi i nomi all’ingresso del paese, come invece vedo fare negli altri comuni intorno a noi. Non potremmo rilanciare, anche in nome dei nostri antenati etruschi, che erano degli artisti nelle ceramiche, nei monili, nelle bigiotterie, negli ori artigianali di quei tempi, nelle pitture -andando a vedere i musei e le tombe abbiamo la testimonianza di tutto ciò e perche no, visto che abbiamo pure incominciato le loro cucine- iniziative di esposizione?

Perchè non facciamo una o due volte l’anno, mostre di articoli fatti in modo artigianale, non importa che la loro provenienza sia chiusina, toscana, italiana o straniera purchè abbia dei connotati anche se in chiave più moderna del lavoro artigianale svolto dagli etruschi. Sarebbe molto meglio del mercatino dove a volte vengono venduti residui di pulitura di cose antiche che poi sono vecchie e rotte e non antiche.

Uno slogan, basta partire e fare il buco con il succhiello. Poi piano piano si allarga e perchè no, uno scambio di partecipazione mettendo in mostra questi prodotti anche da parte dei nostri gemellati stranieri e viceversa i nostri da loro. Se ho detto una coglioneria scusatemi, ho occupato questo spazio senza fare nessun danno ma certe amministrazioni, che questi spazi non li occupano per suggerire rilanci validi per questo nostro paese forse ne fanno più di me. Scusatemi lo sfogo ma e’ per il bene che voglio al mio Chiusi.

Dimenticavo, forse non lo potremo mai fare perchè i soldi a disposizione vengono spesi per attirare i turisti di Macciano, Montallese ecc…con spettacoli che non attirano forestieri perche’ magari ce li hanno meglio di noi. Mi scuso ancora se sono un po’ polemico ma cattivo non lo sono mai stato.

Speriamo che qualcuno non s’incazzi e lo faccia nei miei confronti perchè la democrazia non e’ che da ‘ste parti sia tanto conosciuta.

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4 risposte a Qualche modesta idea per rilanciare Chiusi

  1. pietro bacosi scrive:

    SIGNORA ROSA (IANNUZZI) IO NON SO SE CI CONOSCIAMO ALMENO DI VISTA MI HA FATTO MOLTO PIACERE IL SUO INTERVENTO PERCHE MI HA FATTO RIPERCORRERE LA MIA INFANZIA GIOVENTU E TUTTO IL RESTO FINO AD OGGI. IO COME TANTI CHE IN QUESTO PAESE CI SIAMO CRESCIUTI DAI TEMPI DELLE ACLI DEL’ENAL DELL’ASSOCIAZIONE CATTOLICA ,DEL TEATRO DOVE ABBIAMO RECITATO TANTE DI QUELLE VOLTE TANTE COMMEDIE PURE MUSICALI UNA CHIUSI CHE ERA VIVA ABBIAMO FATTO IL CAMPANILE IN MASCHERA BALLAVAMO AL TEATRO ANCHE NEI POMERIGGI DI DOMENICA L’INVERNO PER I PIU GIOVANI, OGGI NON PIU, SONO DACCORDO CON LEI RILANCIAMO QUELLA CHIUSI DI PRIMA ,IO CI STO CON IL MIO DISCORSO HO SOLO LANCIATO LA SVEGLIA PER QUESTO PAESE CHE STA MORENDO IN TUTTO, ED E’ VERO PER I GIOVANI NON C’E PIU NIENTE LO ABBIAMO FATTO DIVENTARE UN PAESE PER VECCHI NON HO NIENTE CONTRO DI LORO PERCHE’ INVECCHIAMO ANCHE NOI
    MA RIPORTIAMO DELLE ATTRAZIONI PER I GIOVANI NELL’INVERNO CHE E’ MOLTO LUNGO IO COME HO POTUTO FARE NEI TEMPI PASSATI DO LA MIA COLLABORAZIONE MA RIDATECI L’UTILIZZO DEL NOSTRO TEATRO COME UNA VOLTA CIOE SENZA SPECULAZIONI ALTRUI E SARA UNA GRANDE COSA PER I NOSTRI FIGLI E LI TERREMO FUORI DA CERTI PERICOLI DEI TEMPI MODERNI OLTRE CHE RITORNARE A DELLE AGREGAZIONI SANE ED UTILI PER IL LORO FUTURO COME CI SIAMO CRESCIUTI IN MOLTI CREDO CHE DI GENTE VOLONTARIA PER SEGUIRE QUESTE COSE NON MANCHI CHIUSI PER QUESTE COSE E’ STORICO

  2. rosa iannuzzi scrive:

    trovo molto interessante questa iniziativa. io invece sono una nuova cittadina di Chiusi e sono favorevole a tutto quello che valorizza il locale, l’artigianato e sopratutto il saper fare. Oltre ad una mostra espositiva potrebbe essere carino organizzate un piccolo evento di presentazione dei manufatti direttamente dagli artigiani, e perchè no incoraggiare tutte quelle forme hobbystiche che danno il senso di una manualità che non è ancora del tutto persa. Penso a diversi ragazzi che conosco che pur non essendo “bravi studenti” dal punto di vista del profitto hanno passioni interessi, e chissà forse la creazione di micro eventi di occasioni di scambi di conoscenza, di occasioni di reperibilità di oggetti che normalmente non si trovano. Io sono anche una grande amante dei giochi da tavola e ho sempre proposto ai miei figli fin da piccoli molti di questi giochi che reperivo sopratutto a Torino, che è la mia città di origine, Come mai a Chiusi non esiste un luogo dove i ragazzi possano trovarsi e stare insieme praticando attività diverse dai giochi tecnologici? Perchè non esiste un luogo che non sia prettamente consumistico – bar o sala cinema – dove ci sia anche la possibilità di incontrarsi? Basta con questi luoghi vuoti di idee e pieni solo di merci da consumare. Costruiamo di nuovo spazi per far circolare aria fresca, sopratutto nelle nostre menti. Luoghi creativi del saper fare, del racconto? Può essere ancora possibile?

  3. pietro bacosi scrive:

    meno male speriamo lo mettano dappertutto era quello che volevo i solleciti si fanno apposta

  4. anna duchini scrive:

    Il cartello con i nomi dei paesi gemellati con Chiusi da qualche giorno l’hanno messo.
    Almeno, venedo dalla parte di Città della Pieve c’è.

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