Coreani in Valdichiana

di Luciano Fiorani

Cinquantadue (52!) foto in un giornalino di quarantotto (48) pagine. Non si tratta, come si potrebbe essere indotti a pensare, con questi numeri, di un opuscolo coreano che esalta l’ascesa al potere del nipote di Kim Il-sung ma incredibilmente di una produzione locale. E’ proprio roba di casa nostra.

E’ l’ultima perla sfornata dall’ufficio stampa e propaganda del nostro dinamico comune e il rappresentato in cinquantadue pose altri non è che il nostro giovane sindaco che, avvezzo a metterci la faccia, non si è voluto risparmiare offrendo al popolo festante una messe di immagini del suo intenso impegno nei primi sei mesi di mandato.

Non c’è traccia invece dei consiglieri comunali. Per par condicio, nè di maggioranza nè di opposizione. Nelle passate edizioni, quando c’era lui, alle opposizioni almeno una paginetta di consolazione veniva concessa. Oggi nemmeno più quella.

Non c’è nulla da commentare, ovviamente. Quello che andava detto su simili pubblicazioni lo abbianmo già detto. Va rilevato che quanti, in passato, si sono  lamentati di una “sovraesposizione” del capo sono stati accontentati.

Le inserzioni pubblicitarie sono prevalentemente, come al solito, di ditte legate al mondo del mattone più l’immancabile banca, cui è stata riservata l’intera ultima pagina.

C’è anche Lerbacresce. Ma non è la ditta che ha in appalto la manutenzione delle strade vicinali del comune?

L’opuscolo è un documento significativo, non solo per il suo valore intrinseco, anche perchè riporta in bella evidenza alcune chicche riguardo al Piano strutturale. C’è di tutto, manca solo Bioecologia.

Insomma, una volta letto, vi consigliamo di conservarlo con cura: è la foto a colori di ciò che siamo diventati.

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23 risposte a Coreani in Valdichiana

  1. pscattoni scrive:

    Mi contraddico, lo so. Ma vorrei chiedere se qualche consigliere di maggioranza o di opposizione ha sentito il bisogno di interrogare ufficialmente il sindaco su questa operazione di pura propaganda. Via, preprare un’interrogazione sull’argomento si fa in pochi minuti.

  2. pscattoni scrive:

    Ho attivamente partecipato a questa discussione e non me ne pento. E’ giusto stigmatizzare l’informazione di parte e strumentale, soprattutto se pagato da tutti.
    Debbo però anche dire che, vista la grande attenzione, se io fossi sindaco e dovessi far passare una decisione non condivisa, pubblicherei un numero di Chiusinforma ancor più smaccato. Con una documentazione della giornata del sindaco integrata da un bel pacco di fotografie, da quando si alza la mattina a quando va a dormire la sera. Sulla provocazione si scatenerebbe una gran buriana e la decisione potenzialmente indigesta nel frattempo passerebbe senza grande clamore. Mi sbaglio o in questo inizio di anno ci sono anche altre cose su cui dibattere?

  3. carlo sacco scrive:

    Lo hanno tanto amato che andrebbero a rivotarlo domani, e non è di fuori che non lo facciano ancora.E quindi anche tu -credo- come volevi dimostrare-metti l’accento sul fatto che il problema dell’Italia non sia tanto Berlusconi. Il problema sono in effetti gli Italiani !! Berlusconi è sceso in politica sostanzialmente non per portare l’Italia ad un gradino più alto(dice lui) ma per pararsi il c… dalla Magistratura, come successe con diversi di nostra conoscenza,tutti amici suoi(fra l’altro).Ma gli Italiani sono questo e ci vorrebbe quello che non arriverà mai: un nuovo CLN ,in pratica il contrario dell’asse che sostiene Monti adesso dove sono tutti impauriti chi più e chi meno, fremono, balbettano, dicendo che la china sia sempre più scivolosa. Ma ci pensate che se si vada nuovamente alle elezioni non possa nuovamente riaffermarsi il cavaliere col suo partito ? Forse quello che sembrerebbe il maggior danno non sarebbe il maggiore, perchè ancora gli Italiani secondo me si devono rendere conto chi sia la classe politica che li governa.E basta guardarsi intorno per vederee che ancora non l’hanno capito e per capire che è proprio da lì dentro che ci sono le resistenze al cambiamento.

  4. luca scaramelli scrive:

    Un tale culto dell’immagine ai più attempati ricorda tristi esperienze autoritarie, anche a chi come me non le ha vissute direttamente. Evidentemente i giovani e dinamici amministratori del nostro comune non hanno nel loro dna politico questi caratteri e non si preoccupano di questo stile propagandistico.
    Mi viene in mente una canzone dei Modena City Ramblers scritta per Berlusconi un po’ di anni fa, evidentemente il berlusconismo ha lasciato tracce anche a sinistra:
    “El Presidente, lo sai, vede, provvede, non sbaglia mai!
    El Presidente, lo sai, con la sua squadra risolve i guai!
    Per ogni problema lui è qui presente
    Il nostro Presidente è uno che lavora
    Con la Democrazia, il pubblico lo adora!
    Le promesse che ci ha fatto rappresentano la sfida di un Paese che in passato ha conosciuto la deriva
    Date solo un po’ di tempo per il risultato
    Chi lo ha sostenuto verrà ricompensato
    El Presidente OPERAIO
    El Presidente NOTAIO
    El Presidente INSEGNANTE
    El Presidente CANTANTE
    E’ ALLENATORE
    E’ GIOCATORE
    AMBASCIATORE
    IMPERATORE
    El Presidente PETROLIERE
    El Presidente CONSIGLIERE
    El Presidente SOLDATO FILOAMERICANO
    El Presidente PACIFISTA

    EL PRESIDENTE KOMUNISTA !
    AMA IL TUO PRESIDENTE!

  5. carlo sacco scrive:

    Ho capito qual’è la foto a cui alludi tu Marco(Lorenzoni) ma ti devo correggere anche se ad onor del vero il significato che vuoi dare alla tua espressione non cambia di una virgola. La foto se ho ben capito è quella della Casa del Popolo di Palazzolo di Moiano ma dove Solismo Sacco invece non appare. Era presente allo scatto ma non appare nella foto, dove invece appare mio nonno Benito Sacco(mio padre si chiamava come mio nonno) che tiene in mano l’asta della bandiera del partito Socialista.Tale foto è del 1913 ed eseguita da un fratello di mio nonno, Emilio Sacco, che venuto dalla Sardegna nel” Continente” la realizzò con una delle prime Kodak a lastra di vetro. Forse è una delle prime foto fatte da un membro della mia famiglia, e proprio per quella foto mio zio Solismo diventò fotografo. Ci sarebbe da dire tutta una storia, quasi incredibile contenuta nei prodromi di quella immagine, ma che mi riservo di citarla nel blog se alla mia prolissità concederanno uno spazio un po’ speciale. Magari in due puntate…perchè ce n’è da parlare…quasi un vero film te lo assicuro…

  6. Daria Lottarini scrive:

    In questi giorni mi è capitato più volte di commentare la smodata autocelebrazione del Chiusinforma, con più persone. Poi leggendo l’articolo sul blog mi sembrava che i commenti precedenti avessero ormai esaurito le argomentazioni, invece mi viene ancora voglia di dire no a questa propaganda becera che da più di venti anni (non solo a Chiusi) offende le nostre intelligenze.

  7. caro Paolo (Scattoni), Hai colto nel segno come ripeto da tempo, per questi amministratori i cittadini sono solo i “clienti” del loro “supermercato” e come tali semplici consumatori ai quali inviare ogni tanto l’opuscolo pubblicitario con le offerte speciali. Sarà impossibile far capire loro che i cittadini sono i proprietari, e non i clienti, e come tali meritano di avere più voce in capitolo e più rispetto per la propria intelligenza.

  8. marco lorenzoni scrive:

    Qualche ora fa un amico – guardando quella copertina in un bar – mi ha detto: “Lo vedi? il cattocomunismo ha vinto e impera!”. Secondo me impera un’altra cosa…
    (e comunque se fossi un amministratore cercheri di evitare le foto agiografiche e celebrative e al limite preferirei una foto sui banchi del Consiglio piuttosto che su quelli della cattedrale… )

  9. pscattoni scrive:

    @ Marco Lorenzoni. Non è detto che fosse una funzione religiosa, ma anche se fosse stato solo un concerto trovo di cattivo gusto e strumentale farne l’immagine di copertina; soprattutto poi se non indica, come si dovrebbe, la circostanza. Secondo me non è il caso di fare il confronto fra la cattedrale e la casa del popolo. Qui il problema è di una propaganda greve che considera i cittadini allo stesso modo dei fruitori dei programm televisivi di chi sappiamo.

  10. marco lorenzoni scrive:

    Un tempo i vecchi socialisti si facevano fotografare davanti ialla Casa del Popolo, costruita con fatica, sacrifici e in mezzo a mille avversità (è nota una bella foto dei primi socialisti moianesi con Solismo Sacco bambino…). Adesso i novelli amministratori di centro sinistra si fanno fotografare in Duomo. Alla Messa. I tempi cambiano e cambiano anche i riferimenti culturali, evidentemente. Per fortuna la foto li ritrae in piedi e non genuflessi…
    Quanto al resto del bollettino comunale e sull’uso smodato della propaganda, al limite del culto della personalità stile Kim Il Sung (citazione fatta a suo tempo) ho scritto talmente tante volte nell’era Ceccobao che non ne ho francamente più voglia. Speriamo che i giovani e dinamici amministratori si ravvedano e capiscano che è ora di cambiare registro. Quel modo di raccontare le cose non li aiuta. Ma le opposizioni ufficiali – peraltro assenti sul bollettno Chiusinforma – non hanno nulla da dire?

  11. pscattoni scrive:

    Concordo sulla inutilità degli addetti stampa nei piccoli comuni. Già l’avevo scritto in tempi non sospetti.

  12. anna duchini scrive:

    Pare che il costo di questo “scherzo” tra addetto stampa e pubblicazione si aggiri sui 50/60 mila euro l’anno.
    Il tutto a spese della collettività.
    Ma se ci compravano le piante che non riescono a trovare non si stava con i cervelli più ossigenati?
    Chiusicontroinforma può essere una buona idea ma la paga il comune con i soldi di tutti o, come al solito, va finanziato solo con i nostri?
    Io credo che dobbiamo batterci perchè finisca questa pagliacciata e i soldi di tutti vengano meglio utilizzati.
    Facendola finita anche con la moda degli addetti stampa per comuni delle nostre dimensioni.

  13. tommaso.provvedi scrive:

    @Paolo Micciché Hai ragione, non è per niente una cattiva idea

  14. anna duchini scrive:

    per Francesco Storelli: io sono disponibile a rifare un pò di movimento per l’attuazione della legge Rutelli ora che i nati nell’anno di presentazione delle firme fanno 18 anni.

  15. Carlo Sacco scrive:

    In effetti la complessità gestionale di una Pubblica Amministrazione è una cosa mica tanto facile, non tanto in ciò che si pubblica ma in quanto a come raggiungere i cittadini destando loro interesse in ciò che viene prodotto. E’ veramente complessa, ma daltro canto ci sarebbero mille modi per farsi pubblicità. Quella dell’Amministrazione precedente era tacciata di despotismo(nel senso che andava tutto bene madama la marchesa), questa di Kimilsunghismo , ma vi sembra facile a voi raggiungere un cittadino normale e dirgli che è stato presentato un piano strutturale ed approvato in così poco tempo quando il contenuto è in sostanza quello che possedeva quello che covava sotto le ceneri da anni e fra qualche spruzzata di etere fargli vedere che finalmente lo sviluppo ha preso la direzione del mattone-semmai non l’avesse mai avuta da queste parti- anche se è stato dimostrato in mille modi che tale direzione è tutt’altro che traino al motore dello sviluppo ?Anche se si sono inventati il raggiungimento del livello di 10000 residenti bisogna capirli.

  16. fulvio barni scrive:

    In un articolo apparso sul poro blog (chiusinews), o meglio, in un documento inviato da SEL, del 19 gennaio 2011, durante le varie fasi di progettazione del proprio programma elettorale, si leggono, tra altri punti, queste testuali parole: “utilizzo del periodico “chiusinforma” con spazi disponibili ai gruppi e ai consiglieri comunali per le loro attività istituzionali”. Può darsi che questo particolare, “di poca importanza, gli sia sfuggito, oppure, che il centrosinistra non l’abbia voluto inserire nel proprio.

  17. pmicciche scrive:

    Però…non è un’idea peregrina quella di stampare un numero di ChiusiControinforma…

  18. perchè stupirsi del rapporto immagini/testo scritto? in genere si fa così quando si dubita della capacità di coloro ai quali è diretto il messaggio di saper leggere. probabilmante loro ne sono certi che la loro base elettorale non “legge bene gli eventi” e allora…. giù con le immagini.
    @Anna Duchini: e se riproponessimo la raccolta di firme già proposta insieme anni fa?

  19. pscattoni scrive:

    @ Tommaso (Provvedi) Perché c’è anche una norma sul rapporto pagine-foto? Ma facciamoli lavorare una buona volta! Se l’opposizione non è contenta degli ampi spazi che le sono riservati, che si faccia un “Chiusidisinforma” tutto per sé. Ma poi, diciamocela tutta: a che serve l’opposizione?

  20. anna duchini scrive:

    Un albero per ogni bambino nato nel territorio del comune. Continua la litania dell’annuncio dell’attuazione di una legge nazionale del 1992. Che sia la volta buona lo dubito fortemente visto che nell’articolo si fa la cronistoria dettagliata della festa dell’albero ma si fa finta che non ci sia una legge che OBBLIGA il comune a piantare un albero per ogni nato.
    Lo scorso anno annunciarono ai quattro venti che avrebbero piantato un albero ogni due nati.
    Quest’anno ci informano che ne hanno piantati ben 3 a fronte di circa una sessantina di nati.
    Ne mancano all’appello ancora 57.
    E ci si fanno pure belli!

  21. tommaso.provvedi scrive:

    Che sarebbe stato un giornale di propaganda mono direzionale era quasi scontato; la proporzione pagine – foto non mi stupisce perchè in regola con la norma.
    Quello che mi amareggia è non aver dato spazio all’opposizione.. Eppure sono sempre aperti al dialogo!

  22. pmicciche scrive:

    Non potevo credere ai miei occhi. Complimentoni vivissimi ai redattori, riuscire ancora una volta a sorprendermi non è per nulla un’operazione facile…di questi tempi poi. E ha un altro grandissimo merito: è lo specchio fedele di Chiusi, al di là di tutte le possibile analisi sociologiche. Specchio, specchio delle mie brame…si vede che ho i piedi nel letame? (si scherzava da bambini nella bassa veneta)

  23. pscattoni scrive:

    Luciano (Fiorani) basta con queste critiche demagogiche. Che vuol dire 52 foto? C’è foto e foto. Come facciamo a contare quella a pagina 40 dove è ritratto in fondo a un folto gruppo, insomma espressione di indubbia modestia. Come si può dire che non ci sono consiglieri se uno viene ripreso in ben due foto? E poi perché dire che non c’è spazio per le minoranze se un consigliere di opposizione degli anni ’80 viene ripreso in primo piano addirittura con il suo berretto da parà? Insomma un’analisi superficiale e che trasuda faziosità. Ma poi che dire della generosa co-esposizione con i membri della sua giunta? Addirittura nella foto grande di copertina dove sindaco e consiglieri insieme, in cattedrale, mirano assorti verso il futuro. Sembrano stare per intonare il “Veni Creator Spiritus”, per comunicare che loro sono sorretti da ben altri venti che non le brezze fiorentine di cui li accusano poche menti meschine e limitate. Infine il sobrio curriculum di sindaco e assessori. Si citano figli e compagne. Di queste ultime si specifica anche se sono spose o conviventi. Vuoi mettere la differenza che fa per la buona gestione del nostro Comune?
    Allora di fronte a tanta composta modestia è arrivata l’ora, caro Luciano, di smetterla con il “codardo oltraggio” e passare al “servo encomio”. Saresti in buona e affollata compagnia. Pensaci.

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