Ecco i dati ufficiali dell’andamento demografico nel nostro comune

di Paolo Scattoni

In un precedente articolo avevo riportato l’andamento del numero delle famiglie di Chiusi dal 2007 al 2010 e sottolineavo che se quelli erano i dati l’affermazione del Sindaco su una crescita di una “sessantina” di famiglie all’anno era senza basi.

Invitavo anche i consiglieri a consultare le schede che l’ufficio anagrafe invia regolarmente all’ISTAT per capire l’andamento del fenomeno, convinto che per loro sarebbe stato più facile e veloce.

Un consigliere comunale mi segnala che la consultazione all’anagrafe non è necessaria perché quei dati sono pubblicati sul sito dei Comuni italiani.

Ringrazio il consigliere, pubblico la tabella qui sotto e invito tutti coloro che sono interessati all’argomento a visitare il sito .

Come si può facilmente constatare la crescita della popolazione è stata di 23 abitanti all’anno (nell’ultimo decennio) mentre le famiglie negli ultimi otto anni sono in media cresciute di 12 unità all’anno.

C’è bisogno di aggiungere altro?

Forse che, guardando bene, l’incremento medio annuo di 12 famiglie già di per sé minimo lo sarebbe ancora di più se fra quelle famiglie nuove non si considerassero alcune/i badanti che non vengono inseriti nello stato di famiglia dell’assistito e quindi vengono considerate come famiglie a sé, che però difficilmente possono essere considerate nella domanda di nuovi alloggi.

Considerando poi l’elevato numero di case vuote è difficile capire a cosa effettivamente serva una previsione di 900 abitazioni da aggiungere alle residenze esistenti.

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11 risposte a Ecco i dati ufficiali dell’andamento demografico nel nostro comune

  1. carlo sacco scrive:

    Caro Marco Lorenzoni, tutto quello che hai detto la chiamano”modernità”.Il guaio è che chi possa avere idee lecite di contrapposizione a ciò che hai detto stà zitto,non si espone, non scrive, è rintanato e non tanto perchè non ci possano essere argomenti per controbattere, ma perchè ligio all’andazzo che vale oggi e che segna il modo di essere di questa generazione che a differenza della precedente è prona agli interessi superiori di questa politica, delle carriere, dell’individualismo che ritengono che paghi.Come ha detto l’altra sera il vicedirettore della stampa ricordando Brecht a proposito dello stato autoritario nazista:”vennero a casa e portarono via gli ebrei,ma la cosa non mi riguardava, io non ero ebreo; poi vennero ancora e portarono via i Rom,ma io non ero un Rom;vennero ancora e portarono via i comunisti,ma la cosa non mi riguardava,non ero comunista, poi vennero e portarono via me……

  2. marco lorenzoni scrive:

    I numeri sono numeri. E parlano da soli, di solito. Poi c’è anche chi dà i numeri a vanvera, come sembrano quelli contenuti nelle “previsioni di piano”.
    Probabilmente i nostri amministratori e i loro consigliori hanno notizie che noi non abbiamo, tipo che ci sono orde di sarteanesi, fabresi e qualcuno anche di Saragiolo e di Olevole che premono per stabilirsi a Chiusi e chiedono villette e villini possibilmente in collina. Poi ci sono anche un paio di pulmini di giovani rumene e ucraine già in viaggio perché hanno saputo che qui è festa tutto l’anno e la sera c’è vita e movida… che dalle loro parti se la sognano. Un assessore regionale solitamente informato ha anche fatto sapere che le Fs rimetteranno 144 fermate alla stazione di Chiusi e così molti che se ne erano andati a lavorare altrove, torneranno a vivere qui per fare poi i pendolari che è la cosa più divertente del mondo: soprattutto alle 5 di mattina. Eccole le nuove famiglie per arrivare a 10 mila bitanti. Quanto la fate lunga! E che ci vuole?

  3. Paolo Scattoni scrive:

    Gli interventi sono, a mio modesto avviso, tutti pertinenti. E’ ovvio che anche il più fanatico dei liberisti deve necessariamente riconioscere che il libero mercato non può applicarsi alla attività edilizia senza alcun limite. Il motivo? Il territorio è una risorsa scarsa e non riproducibile. Una volta che l’hai consumato non lo puoi riprodurre. La comunità e le sue istituzioni debbono quindi operare per conservarlo a beneficio delle prossime generazioni. A Maurizio (Patrizi) dico che le battaglie si fanno perché sono giuste e vanno combattute anche se la probabilità di perderle è alta. Noi siamo di una generazione e di una “razza” che èabituata così e imamgino che il suo scoraggiamento sia solo un artificio retorico 😉

  4. pmicciche scrive:

    In questi giorni queste mie povere orecchie hanno dovuto ascoltare ancora una volta il “mantra” dei vedovi di Berlusconi: “se lo avessero lasciato lavorare….”seguito dal tremendìssimo “speriamo che torni”. L’opposizione di questi lustri, capitanata dallo sgangherato convoglio PDS/DS/PD ha scelto, per non sbagliare, di non scegliere: nè cambiare i presupposti culturali attraverso un lungo lavoro di ri-educazione civico-politica di base nè contrapporsi al berlusconismo usando i suoi stessi mezzi popolar-seduttivi. Il risultato è il vuoto desolante in cui è scivolato principalmente quello che un tempo era il “popolo della Sinistra”. Noi, qui a Chiusi, ci siamo dentro fino al collo e forse anche sopra il collo. Ha ragione Francesco Storelli: se c’è qualche possibilità di interdizione “legale”, la si persegua altrimenti si ululi direttamente alla luna, che almeno è più poetico.

  5. anna duchini scrive:

    Nel più ci sta non solo il meno ma spesso, di questi tempi, ci stanno anche i capitali sporchi.

  6. Caro Paolo, mi verrebbe da dire ma chi ce lo fa fare, chi ce lo fa fare di insistere a fornire dati e soluzioni a quanti non vogliono sentire altro che complimenti quali: ma quanto siete bravi, quanto siete amati dalla popolazione, per la nuova viabilità, per le soluzioni che riuscite a dare ai problemi della gente, per le bellissime feste che, per un giorno, rianimano il nostro paese.
    Quello che mi dispiace é che anche in questo Blog siamo più o meno sempre i soliti, i signori del palazzo hanno scelto, strategicamente, di non rispondere perchè, oltre tutto, non saprebbero, credo, cosa contrapporre a quanto emerge in merito alle loro scelte, ciò che mi rammarica e molto é che il territorio una volta consumato non si riproduce e che scelte scellerate, di solito non restano senza conseguenze.
    Ma con due consultazioni popolari, dico due, questo comune adotterà un Piano strutturale che male che vada produrrà i suoi effetti per dieci anni, dopo che é stato elaborato per quindici anni, ma vi sembra che ci sia proporzione ?

  7. Gli imprenditori edili ed i progettisti possono anche chiedere che siano fatte previsioni ampie di possibilità edificatorie, perchè poi sarà il mercato a decidere dove, come e quando costruire. Il fatto negativo è che un’amministrazione pubblica, il cui compito primario è la programmazione dello sviluppo del proprio territorio, rinunci ad espletare questa sua funzione per sottomettersi a tali richieste, sicuramente frutto di un modo oramai superato di concepire il rapporto tra economia e amministrazione pubblica e che oltretutto ha portato a notevoli danni, riconosciuti da tutti gli osservatori, anche quelli di parte. Avete mai fatto un giro completo dell’edificato di Chiusi? Io l’ho fatto domenica passata e vorrei che, se qualcun altro l’ha fatto, mi spiegasse quale logica è racchiusa nello sviluppo urbanistico del nostro paese. Io non l’ho trovata. Ho trovato solo caos e quartieri che sembrano nati da compulsioni isteriche di qualcuno che ha scambiato il territorio per un tiro a segno dove ogni tanto lanciare una colata di cemento e mattoni. Se questo è il risultato del libero mercato è bene ripensare a molte certezze che hanno guidato fino ad oggi il presunto progresso. In questa situazione un’amministrazione consapevole dovrebbe impiegare le proprie forze a cercare di porre rimedio ai danni fatti negli ultimi decenni e non a a farne altri.

  8. Mi risulta che esiste anche la possibilità di ricorrere al TAR, se il piano strutturale non soddisfa le linee di indirizzo regionali. E in qualche comune è avvenuto che il TAR abbia fermato dei piani strutturaliritenuti assurdi o non conformi. E’ vero questo?
    Se è vero, quella del ricorso al TAR potrebbe essere una strada percorribile?

  9. Paolo Scattoni scrive:

    Nella relazione illustrativa del Piano strutturale si afferma in maniera generica che le famiglie aumentano senza dire di quanto. Quello che abbiamo pubblicato, magari esteso a qualche anno in più, sarebbe stato un dato importante e per di più “gratuito” per i progettisti. Ormai lo capiscono anche i sassi che dietro alle previsioni del Piano strutturale non c’è domanda. Si è invece sposata la tesi di imptrenditori e progettisti (nella iniziativa al teatro espresse da Marchettini e Lisei) che comunque dove c’è il più ci sta anche il meno. Prevedere tanto può rappresentare opportunità in più. Dal loro punto di vista può anche andar bene, peccato che sia contro l’impostazione della legislazione regionale e degli interessi della comunità locale.

  10. carlo sacco scrive:

    Non serve a nulla Luciano. Sin da principio era apparsa pretestuosa l’impostazione che era stata data. Pretestuosa perchè anche i sassi capivano che era senza fondamento e tuttavia si è voluto andare a diritto bollando chi si oppone a tale operazione come coloro ”che dicono di no a tutto”. Adesso ci sarebbe da chiedere a coloro che battevano le mano quella sera a teatro per conto di chi le battevano? (Dato che ci si ricordano gli interventi della Primavera e dell’establishment). Invece di fare tanti giri e tanti discorsi di meraviglia a posteriori quando si vanno a consultare i dati che avete mostrato perchè non si ha il coraggio di dire come stanno le cose o è tanto difficile anche in periferia e soprattutto proprio in periferia andare contro quel potere costituito che apre e chiude i rubinetti e che determina come, dove e quando mettere mano alle cose?
    Figurati se si tiene conto di Filpa. Viene da ridere, anzi da piangere. Sai quanti Filpa in passato sono stati saltati a piè pari? Ed ancora ci si arrovella a credere alla democrazia, ci si meraviglia e ci si incarta nelle parti spesso ” ipocrite” di maggioranza ed opposizione, quando tutti ormai hanno capito e determinato la direzione della nave. Come disse Moretti, c’ero anch’io presente a Roma: ”con questi non vinceremo mai”. Nessuno metterà mai in discussione quel potere, perchè di quello hanno fatto parte e non lo metteranno mai in discussione.

  11. lucianofiorani scrive:

    Possibile che i progettisti non abbiano dato uno sguardo a questi numeri?
    Eppure il professor Filpa nella presentazione del Piano ha confermato quanto asserito nell’introduzione dal sindaco: non cresce la popolazione ma crescono le famiglie.
    A proposito, e i 10.000 abitanti previsti in pochi anni che fine hanno fatto?
    Com’è che non ne parla più nessuno dopo aver strombazzato ai quattro venti questa stupefacente previsione?
    Forse, prima che si metta mano alle osservazioni, è il caso di informare i “distratti” chiusini anche con qualche volantino e manifesto su quel che ci stanno preparando i giovani amministratori.

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