Il Fiesolecaldine ne fa cinque. Per il Chiusi una storica sconfitta interna

di Luciano Fiorani

Si era capito fin dall’annuncio delle formazioni che il confronto col Fiesolecaldine sarebbe stato molto problematico. Un Chiusi troppo incerottato per affrontare con qualche chance una delle squadre più forti del campionato, quello che ha dovuto mettere in campo mister Goretti.

Tra infortuni e squalifiche più di metà della squadra era composta da giovani panchinari e non c’è stata partita. Il Fiesolecaldine senza dannarsi troppo l’anima ha chiuso la gara nella prima mezz’ora.

Le occasioni per gli ospiti sono fioccate fin da subito, soprattutto grazie ad uno sgusciante Di Santo, vera spina nel fianco della difesa biancorossa per l’intero incontro.

La successione delle reti: Sblocca Daniel Kouko al 12′ con un bel tiro dal limte che si infila a fil di palo. Al 25′ il raddoppio di Palagano che di testa da due passi supera l’incolpevole Corno. Dopo appena due minuti in seguito a calcio d’angolo arriva il 3-0, è ancora Daniel Kouko ad appoggiare in rete da dentro l’area piccola.

Nella ripresa malgrado la partita assuma le caratteristiche di un semplice allenamento e nulla più, gli ospiti trovano il modo di andare ancora due volte in gol. Al 26′ è la volta di Jean Kouko che, sempre da distanza ravvicinata, ribatte in rete e al 35′ chiude Di Santo con un preciso rasoterra da poco dentro l’area di rigore.

Se la partita non ha avuto storia, almeno si è potuto ammirare un gran bel giocatore: Valerio Alicante. Con i suoi trentuno anni è parso, come si diceva una volta, “il padrone del pallone”. Buona tecnica ma soprattutto acume tattico e personalità raramente riscontrabili a questi livelli. Da vero allenatore in campo ha fatto giocare la squadra come ha voluto, ha spento sul nascere qualsiasi accenno di nervosismo e si è dimostrato rispettoso degli avversari come raramente succede di vedere. Il tutto, naturalmente, anche quando il risultato non era ancora stato messo al sicuro dalla sua squadra. Bravo davvero!

Il cinque a zero finale entrerà negli annali perchè, in tribuna, nessuno ricordava a memoria un simile passivo subito al comunale.

C’è stato invece chi ha parlato di “vendetta”, ricordando che due anni fa fu proprio il Chiusi nei paly out a decretare la retrocessione del Fiesolecaldine.

E il Chiusi? I biancorossi non sono neppure scesi in campo, verrebbe da dire, anche se in tre hanno provato a tenere in piedi la baracca: il centrale difensivo Tientcheu e i soliti Corno e Pignataro. Il portiere e Tientcheu hanno limitato il passivo, che avrebbe potuto assumere proporzioni più che tennistiche, con buoni interventi, mentre Pignataro s’è dannato l’anima impegnando da solo l’intera retroguardia ospite, senza però mai riuscire ad andare al tiro. 

Pur con tutte attenuanti del caso (anche tre esordienti mandati in campo nella ripresa: Giulio Ferretti, Edoardo Sacco e Sefiadine Bakkay) non sono piaciuti nè lo spirito con cui la squadra è scesa in campo nè la disposizione eccessivamente disinvolta.

Avversari più forti, per carità, ma fin dall’inizio facilitati da un Chiusi troppo molle e per nulla attento nelle marcature. Insomma un disastro, da cui si sono salvati solo i tre sopra citati. Ora la situazione si fa complicata perchè nelle ultime tre gare del girone di andata i biancorossi dovranno andare due volte in trasferta (San Donato e Soci) e poi vedersela in casa con la super favorita Fortis. Il momento di stringere i denti è già arrivato.

Unica notizia positiva è quella arrivata in settimana dalla Federazione che escludendo definitivamente dal campionato il Montevarchi, per fallimento, ha ridisegnato la classifica togliendo i punti alle compagini che ne avevano raccolti contro i valdarnesi. Il Chiusi, unica a non aver raccolto punti con il Montevarchi vede così, malgrado la pesante sconfitta di ieri, non peggiorare la sua classifica.

Ma da qui in avanti non ci si può più distrarre perchè l’obbiettivo salvezza, anche con un margine di cinque punti dalla zona pericolo, per come si sono messe le cose, non sarà una passeggiata.

In testa, la Fortis ha stravinto il confronto diretto rifilandone quattro in trasferta al Sangimignano, che nelle precedenti 13 gare aveva subito solo cinque gol, dimostrando senza equivoci che è la squadra ammazza-campionato.

Ha riposato la Sinalunghese che doveva giocare con il Montevarchi, e d’ora in poi ogni domenica ci sarà una squadra ferma (la prossima è il Subbiano) perchè si è tornati alla situazione dello scorso anno con solo 17 squadre partecipanti al torneo.

RISULTATI 14° Giornata

CASTELNUOVESE – CALENZANO: 3 – 2

CHIUSI – FIESOLECALDINE: 0 – 5

GRACCIANO – VICCHIO: 0 – 1

RIGNANESE – COLLIGIANA: 1 – 1

SAN DONATO – SANGIOVANNI VALD: 2 – 1

SANGIMIGNANO – FORTIS: 1 – 4

SOCI – FIGLINE: 0 – 3

SUBBIANO – BALDACCIO BRUNI: 0 – 0

Ha riposato la SINALUNGHESE

CLASSIFICA

FORTIS: 33

FIESOLECALDINE: 28

*SANGIMIGNANO: 27

*CASTELNUOVESE: 23

SAN GIOVANNI VALD: 21

SAN DONATO: 19

BALDACCIO BRUNI: 17

CALENZANO: 17

FIGLINE: 17

CHIUSI: 16

COLLIGIANA: 15

RIGNANESE: 13

VICCHIO: 13

SINALUNGHESE: 11

*SUBBIANO: 11

GRACCIANO: 10

SOCI: 9

MONTEVARCHI: –

*Una partita in più

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